@donnexstrada: una pagina Instagram che attiva, su richiesta, delle dirette alla tutela delle donne che, camminando per strada, si sentono minacciate o in pericolo. Intervista di Chiara Brilli ad Ilaria Saliva, 28 anni, psicologa e volontaria di donnexstrada.
La richiesta è così alta che la pagina, in poco tempo, ha raggiunto migliaia di followers. L’idea è nata a marzo da una psicologa clinica romana di 26 anni, Laura de Dilectis, che, a seguito dell’omicidio di Sarah Everard, ha pensato fosse necessario creare un progetto a tutela delle donne. Uno strumento di prevenzione che utilizza i social come amplificatore di aiuto.
Un progetto che nasce per la sicurezza delle donne in strada. Ha scopi preventivi ed offre la possibilità di fare delle dirette pubbliche o private nel momento in cui una donna non si sente sicura in un tratto buio, tornando a casa, uscendo da lavoro o in qualsiasi contesto in cui si trovi a fare un tragitto da sola in fascia serale ed in un contesto isolato.
Una volta che su Instagram arriva la richiesta tramite messaggio, una delle volontarie si attiva e prende in carico la persona facendole compagnia durante il percorso.
“Sappiamo tutti quanto possa essere fonte di stress fare dei tragitti in completa solitudine con la paura di essere aggredite. Vogliamo prevenire la paura o comunque contribuire ad evitare le aggressioni utilizzando un social che possa amplificare e documentare casi di bisogno”.
Nata il 21 marzo 2021, la pagina ha già superato i 70 mila followers e questo “è un dato negativo perché testimonia la forte domanda di sicurezza per strada. Le richieste aumentano esponenzialmente alla conoscenza del servizio. Spesso vengono fatte dirette private previa raccolta di tutti i dati del tragitto, utili nel caso in cui nell’arco della diretta succeda qualcosa. Anche se poi la diretta non viene attivata perché le donne possono organizzarsi altrimenti o trovare che l’accompagna fisicamente c’è comunque molta voglia di farci sapere che probabilmente ne hanno bisogno. Riceviamo tante storie di esperienze terribili e messaggi di richiesta di collaborazione per offrirsi volontari”.
La video chiamata non è la garanzia affinché non succeda nulla ma può abbassare la probabilità di un approccio indesiderato soprattutto se si sa che c’è questo strumento attivabile.
Messaggi di supporto arrivano anche dagli uomini per un servizio che è rivolto anche a loro e a chiunque si trovi in un contesto di possibile esposizione al pericolo.
Al momento donnexstrada è composto da 10 volontarie ma con l’obiettivo di integrarle anche in previsione della fine del coprifuoco “quando prevedibilmente aumenteranno le richieste”.
E’ possibile aderire da tutte le parti d’Italia scrivendo a collaborazioni.donnexstrada@gmail.com fornendo la propria adesione, la città di provenienza, numero telefonico e breve presentazione.
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