‘Gli accordi nei palazzi non ci rappresentano. Schmidt è sicuramente una persona che sta riscuotendo tantissimo entusiasmo negli elettori e nei cittadini, tantissima preoccupazione del centrosinistra” lo afferma Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di FdI
“Il centrodestra da sempre parla con i fiorentini sui temi legati alla città. Questo mi interessa, gli accordi nei palazzi non ci hanno mai rappresentato, forse rappresentano altri ma non noi: non mi risulta nessun dialogo con nessuno, se non con i cittadini”. Lo ha detto Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di FdI, rispondendo a chi gli chiedeva se ci fosse o meno in corso un dialogo con Italia Viva per le elezioni amministrative a Firenze.
Secondo Donzelli se ci saranno più liste civiche nella coalizione di centrodestra a Firenze “lo vedremo”, ma in generale “a Firenze ci sono tantissime persone che si stanno mettendo a disposizione perché vogliono finalmente l’alternativa, perché a prescindere da destra e sinistra sono stufi. Questa città è bloccata, è una città ferma dal punto di vista economico, turistico, commerciale, è una città che si è ripiegata su se stessa, i fiorentini vogliono il cambiamento e molti si stanno mettendo a disposizione per questo cambiamento”.
Per il candidato del centrodestra a sindaco di Firenze “l’annuncio arriverà il prima possibile” ha poi detto Donzelli, ribadendo che “non abbiamo mai confermato né smentito” l’ipotesi del direttore del Museo di Capodimonte Eike Schmidt il quale “è sicuramente una persona che sta riscuotendo tantissimo entusiasmo negli elettori e nei cittadini, tantissima preoccupazione del centrosinistra. Ma il nome lo saprete quando sarà il momento opportuno”.
Per Donzelli “l’ipotesi di Eike, che per il momento, ripeto, è solo un’ipotesi, si sta muovendo e si muoverà nel corretto uso di qualsiasi forma istituzionale” per cui “nel caso in cui dovesse essere candidato lui è pronto a fare quello che prevedono le leggi e rispettare le norme, quindi a mettersi in aspettativa per la campagna elettorale, e dimettersi a Napoli se facesse il sindaco. Se non dovesse fare il sindaco poi, come tutti hanno diritto, tornerà al suo lavoro dopo la campagna elettorale”.
Secondo il deputato di FdI “pensare di negare a qualcuno il diritto di candidarsi perché si candida col centrodestra, obiettivamente mi sembra contro la Costituzione”. In generale non è tardi per il nome del candidato a Firenze: “Il momento giusto lo decidiamo noi – ha concluso Donzelli -, anche perché abbiamo visto Sara Funaro da mesi in campagna elettorale ma non abbiamo ancora capito un solo progetto per la città, una sola parola, quindi se uno deve stare mesi in campagna elettorale e non dire nulla, è inutile che ci sia”.