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“Doppio Circuito, Cantieri d’Arte, Design e Artigianato” apre a Scandicci

Inaugura a Scandicci sabato 6 aprile la mostra Doppio Circuito. In tre locations diverse.

“Doppio Circuito – Cantieri d’Arte, Design e Artigianato” è il titolo della mostra curata da Matteo Zauli che ha portato tre artisti a collaborare con varie industrie del territorio scandiccese. Sabrina Mezzaqui, Claudia Losi e David Casini sono stati invitati a lavorare con le produzioni di eccellenza di varie aziende locali, sia artigianali che tecnologiche.

Si tratta di un progetto che ha preso avvio lo scorso autunno e che vuole creare un dialogo tra l’arte contemporanea e la grande manifattura del comparto compresa tra Scandicci e Montelupo Fiorentino.

Doppio Circuito rimarrà aperta sino al 25 aprile. E’ ospitata in tre luoghi diversi: in Piazza della Resistenza, il “cuore nuovo” di Scandicci disegnato da Richard Rogers; nell’auditorium, anch’esso disegnato da Rogers; e alla fermata della tramvia di Villa Costanza.

In piazza si stende una lunga istallazione curata da Crea FX per immergere il passante nelle atmosfere manifatturiere legate alla produzione e  prototipazione del settore dell’alta moda, che come è ben noto è attivissimo a Scandicci.

L’auditorium ospita sculture, istallazioni e opere grafiche che, come dice il curatore Matteo Zauli “giocano in modo anche mimetico con il contenitore, esaltandone l’impatto e la preziosità. I lavori dei tre artisti costruiscono un viaggio eterogeneo nei materiali e nelle atmosfere della più pura contemporaneità”.

Si tratta infatti di un grande spazio di nitore concettuale sopraffino. Luminosissimo, si spalanca con grazia sul bel paesaggio delle colline che si affacciano su Scandicci. Di gusto internazionale e contemporaneo, ben noto a chi segue gli incontri di Il Libro della Vita, è opera di un architetto spaziale come Rogers, celeberrimo autore di luoghi fondamentali del contemporaneo come il Centro Pompidou a Parigi (dove lavorò insieme a Renzo Piano), il Millennium Dome a Londra e l’aereoporto di Madrid-Barajas, tra tanti altri.

Per finire alla fermata della tranvia di Villa Costanza, luogo dove oggi si intersecano paesaggio urbano, autostrada del Sole, superstrada e tramvia, sorge un grande monolite di cemento.

E’ un’opera di David Casini, che, sempre nelle parole di Zauli, “inneggia alla mitologia dell’epoca d’oro del rock e alla libertà espressiva che grazie alla chitarra elettrica lambisce da mezzo secolo l’immaginario giovanile di tutto il mondo. Grazie a supporti tecnici raffinati e potenti l’ opera permetterà a chiunque lo voglia di cimentarsi con lo strumento e l’emozione di un impatto sonoro da grande concerto, e di farlo in totale gratuità e libertà espressiva”.

Margherita Abbozzo. Tutte le fotografie sono mie, a parte la terza che è di Alice Frontera.

L’ingresso a Doppio Circuito è libero. Info pratiche qui.

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