Alle prime luci dell’alba, oltre 100 militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari personali agli arresti domiciliari nei confronti di 7 persone ritenute responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo del gioco d’azzardo e truffa.
Le indagini sono partite da una bisca clandestina, specializzata nel gioco d’azzardo online, con sede a Empoli (Firenze). Il provvedimento collegato all’operazione “Doppio Jack” è stato disposto dal Gip presso il Tribunale di Firenze, Angelo Pezzuti, su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo.
Contestualmente ai provvedimenti di arresto, sono stati eseguiti i sequestri di 14 sale da gioco e di beni immobili e mobili per un valore complessivo di oltre 8,5 milioni di euro. I militari della Gdf hanno eseguito anche 30 perquisizioni nelle province di Firenze, Roma, Venezia, Prato e Pistoia.
C’era una piattaforma telematica clandestina che collegava 24 sale da gioco abusive in Italia con un server centralizzato e altre sale da gioco situate sull”isola
di Malta. La piattaforma era gestita da un tecnico informatico che la curava per conto di un imprenditore veneto, considerato il dominus dell’organizzazione. Le vincite? Non venivano
rendicontate al fisco italiano e le giocate ”viaggiavano” sulla piattaforma illegale finendo in conti correnti a Malta.
Secondo una stima calibrata su tre sale da gioco abusive, delle 24 scoperte, ci sarebbero state giocate mensili per oltre 10 milioni di euro e un’evasione di imposte per circa 6 milioni
di euro. Complessivamente gli indagati sono 37 persone e tre società. L’indagine è partita circa 2 anni fa da un controllo a una associazione sportiva dilettantistica della provincia di
Firenze dove era allestita una sala da gioco sconosciuta ai Monopoli di Stato.