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Pistoia, droga: spaccio vicino scuola, denunciate anche 2 minorenni

In una diversa operazione due 14enni, italiane, sono state denunciate alla procura dei minori di Firenze, per spaccio di sostanze stupefacenti. I militari del Norm di Pistoia le hanno sorprese nei giardini di piazza della Resistenza mentre cedevano una dose di hashish in cambio di denaro ad uno studente 16enne, che è stato segnalato come assuntore al servizio tossicodipendenze della prefettura.

Tre ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e una agli arresti domiciliari con cavigliera elettronica,  emesse dal gip del tribunale di Pistoia Patrizia Martucci, nei confronti di tre cittadini italiani per detenzione e spaccio, anche a minorenni, di sostanza stupefacente. Lo spaccio avveniva nel parco pubblico di via Livorno ad Agliana, vicino ad alcune scuole, con la droga che veniva nascosta tra le aiuole in attesa dell’arrivo dei ‘clienti’.

Le indagini nel pistoiese, coordinate dal pm Giuseppe Grieco, hanno consentito di individuare una rete di spacciatori italiani ed albanesi che nell’arco temporale che intercorre fra il gennaio del 2017 e il febbraio 2018, hanno effettuato oltre mille cessioni di cocaina, hashish e marijuana ad una cinquantina di assuntori della piana pistoiese e pratese, fra i quali anche alcuni minorenni.

Le ordinanze sono state eseguite dai carabinieri della compagnia di Pistoia, supportati da militari della compagnia di Montecatini Terme (Pistoia) e da due unità del nucleo cinofili di Firenze. In tutto sono state denunciate nove persone, tra le quali quelle raggiunte dal provvedimento restrittivo eseguito oggi, per detenzione e spaccio, e tre per favoreggiamento personale, per avere fornito dichiarazioni. .

Sono state inoltre eseguite otto perquisizioni personali e domiciliari a Pistoia, Agliana, Montale e Massa e Cozzile nel corso delle quali è stato rinvenuto materiale per pesare e confezionare le dosi, nonché sei telefoni cellulari.
Ai militari una delle ragazze ha giustificato il possesso dello stupefacente asserendo di averlo prima ricevuto per uso personale, preferendo poi invece cederlo per procurarsi i soldi per le sigarette. Proseguono le indagini dei carabinieri.

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