Firenze, non ci sarebbero segni di violenza sui corpi dei due fratelli di origine belga trovati morti dal padre, nel primo pomeriggio di domenica, in un albergo del centro, né tantomeno sono stati trovati segni di effrazione alla porta della camera.
L’inchiesta è in mano al Pm Giacomo Pestelli, che oggi dovrebbe affidare l’autopsia dopo il ricevimento dell’informativa degli investigatori, rimasti fino tarda sera ieri in albergo per portare a termine tutte le rilevazioni del caso.
I due fratelli Dries de Ceuster, 26 anni, e Robbe De Ceuster, 19 anni, stavano soggiornando nel capoluogo toscano col padre e con la la sua compagna, che alloggiavano in un’altra stanza dello stesso albergo, situato in zona stazione.
La mattina di domenica il padre, avrebbe bussato alla camera dei giovani, ed alla mancata risposta aveva pensato che stessero dormendo. Poi nel pomeriggio, lo stesso genitore, era andando a cercarli di nuovo, ed entrato in camera li aveva trovati morti e aveva dato l’allarme.
Sul posto è intervenuta la polizia che ha ascoltato il padre dei due ragazzi, figli di due donne diverse, e la compagna di quest’ultimo, che a differenza di quanto riferito in precedenza, non era la madre di nessuno dei due giovani.
Al momento, la posizione di un farmacista sarebbe al vaglio della procura di Firenze e della squadra mobile: sabato scorso avrebbe venduto, senza ricetta, due confezioni di un farmaco a uno dei due fratelli, che ne avrebbe avuto bisogno per sedare il dolore conseguente a un intervento chirurgico a un braccio.
Secondo ricostruzioni in corso, Dries e Robbe De Ceuster, due fratelli di 27 e 20 anni, potrebbero essere stati uccisi da un mix di birra e pasticche di un potente analgesico a base di oppioidi. Invece, diversamente da quanto emerso in un primo momento, nella loro stanza di albergo non sarebbe stata trovata droga.