La procura di Firenze ha chiesto al giudice per l’udienza preliminare il rinvio a giudizio per Fabrizio Barna, 54 anni, che il 21 ottobre 2018 uccise a Sesto Fiorentino i vicini di casa Salvatore Andronico, 66 anni, ingegnere di Trenitalia in pensione, e Simone Andronico, 31 anni, ingegnere in un’azienda aerospaziale, rispettivamente padre e figlio.
Barna agì per ‘futili motivi’, ricostruisce il pm Christine von Borries, perché si riteneva disturbato dai rumori e dai disagi del cantiere edile con cui gli Andronico stavano ristrutturando la casa a fianco della sua.
Nelle ricostruzioni risulta che Barna, a seguito dell’ennesima lite, il 21 ottobre 2018, di domenica mattina, armatosi della sua pistola Beretta, uscì di casa, raggiunse il cantiere e uccise prima Salvatore Andronico con uno sparo dal basso verso l’alto, a livello orbitale che lacerò la carotide, poi il figlio Simone Andronico con sette colpi, di cui tre al volto e al capo, gli altri alle gambe, a un braccio e al torace.
Padre e figlio morirono subito.
Sono state individuate come persone offese la moglie di Salvatore Andronico nonché madre di Simone Andronico e l’altro figlio.
Attualmente Barna è detenuto nel carcere di Sollicciano.