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Edilizia: da domani la patente a punti, critiche da CGIL e UIL

patente a punti

Per la Uil Toscana è insufficiente: ‘se un’azienda viola le norme sulla sicurezza va fermata’ .  Per la Cgil Toscana” la patente andava estesa a tutti i settori”

La tanto discussa “patente a punti” a partire da domani sarà obbligatoria per i lavoratori autonomi e le imprese del settore edilizio. Critici i sindacati. Per  il segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè “questa è una misura insufficiente una vita umana non può valere 15 punti”, se un’azienda viola le norme sulla sicurezza va fermata, non deve più lavorare. Addirittura in caso di infortunio mortale in cantiere basterebbe un corso sulla sicurezza per poter tornare a lavorare. Non possiamo sviluppare un sistema identico a quello del codice della strada”.

Fantappiè sottolinea  che “come Uil non avevamo chiesto questo al governo e non possiamo accettarlo, soprattutto dopo le recenti tragedie sul lavoro, come quella del cantiere di via Mariti a Firenze dello scorso febbraio”.

Per la CGIL Toscana invece, la patente a punti ”è un passo in avanti nel settore della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma non è quello che avevamo chiesto come Cgil, perché riguarda solo il settore edilizio se pur allargato a chi entrerà nei cantieri, ma non riguarda tutte le attività e tutti e settori come richiediamo da tempo”. Lo afferma in una nota Mirko Lami, del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cgil Toscana.

“La patente a punti – prosegue Lami – deve essere uno strumento che vada a premiare quelle aziende che producono sicurezza, che coinvolgono gli Rls e Rlst, ma non attraverso l’abbattimento degli indici degli infortuni che vanno tolti dai premi di risultato, perché ormai sappiamo bene che con questi strumenti gli infortuni si trasformano magicamente in malattia”.

“Certamente è stato apprezzato che non vi sia stato un rinvio e che il primo di ottobre si parta con la patente a crediti – conclude -, perché è necessaria in un paese dove le morti e gli infortuni sul lavoro sono in aumento e dove, nonostante le leggi, sono in aumento le occasioni di lavoro attraverso il lavoro nero, lo sfruttamento e il caporalato: la Cgil Toscana continuerà il lavoro per smantellare questi fenomeni”.

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