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Edilizia, Firenze: un quarto dei lavoratori sono ‘irregolari’

Il 25% dei lavoratori edili fiorentini sono retribuiti in modo irregolare: la denuncia della Fillea Cgil Firenze durante il suoCongresso

 “A Firenze stiamo perdendo il treno della ripresa del lavoro regolare. Stimiamo che in edilizia  almeno il 25% dei circa 9mila lavoratori del territorio, pur essendo formalmente assunti, vengono poi pagati con la cosiddetta paga globale: hanno un contratto formalmente in regola, ma sostanzialmente devono accordarsi col datore per il compenso. Che significa? 5-8 euro per ora effettiva di lavoro, circa 500 euro in meno di stipendio medio mensile, evasione contributiva e fiscale di 250 euro al mese. Risultato: vantaggio competitivo irregolare sul costo del lavoro di 750 euro per mese a lavoratore”: è la denuncia di Marco Benati, segretario generale Fillea Cgil Firenze, stamani durante il Congresso della categoria in Camera del lavoro.

Questi dati non sono stime generiche, ma sono una sintesi dei controlli e delle vertenze che noi stiamo purtroppo affrontando, con un significativo aumento nell’ultimo anno – ha aggiunto Benati –. Infatti, alla ripresa degli investimenti pubblici e privati a Firenze nel nostro settore, non stiamo assistendo ad una corrispondente ripresa dei lavoratori e delle ore di lavoro iscritte presso la Cassa Edile”.

Benati punta il dito contro “l’intermediazione di manodopera e lo sfruttamento, e quindi la concorrenza sleale tra imprese” che, dice ” sono sempre più la regola nei cantieri fiorentini”.

“Una parte non marginale del tessuto produttivo dell’edilizia a Firenze è compromessa da questo punto di vista” dice Benati che chiede un impegno agli enti preposti: “Negli ultimi mesi abbiamo presentato due segnalazioni dettagliate agli organi competenti. Riteniamo che a Firenze, proprio per il preoccupante livello di irregolarità e concorrenza sleale, con una forte e seria condivisione tra parti sociali del settore e delle stesse istituzioni locali, possiamo subito: 1) chiedere al Prefetto di aprire un tavolo per definire una stagione di verifiche e indagini nei grandi e piccoli cantieri con una task force dedicata di ispettori, come già avvenuto con ottimi risultati sul tessile fiorentino e pratese; 2) chiedere al Comune di Firenze di favorire la sottoscrizione di impegni per la regolarità e la promozione del lavoro e dell’impresa locale ai molti investitori privati che hanno ottenuto e otterranno importanti concessioni edili nella nostra città”.

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