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Edilizia: in Toscana, persi 30.000 addetti in 10 anni

Sciopero anche in Toscana, lunedì 18 dicembre, per l’edilizia, nell’ambito della protesta unitaria, con manifestazione a Roma, per il rinnovo del contratto nazionale.

Riguardo alla situazione in Toscana, i sindacati Cgil, Cisl e Uil di categoria evidenziano come il settore venga da 10 anni di crisi “in cui si è verificata una riduzione degli addetti di circa 30mila unità, il 50% della forza lavoro edile. Le imprese sono calate del 2% nell’ultimo anno, mentre i lavoratori a partita Iva superano quelli dipendenti (nel quarto trimestre 2016 rispettivamente 52mila e 49mila, così da usare manodopera senza i legami di un rapporto di lavoro dipendente)”. Tutto questo “in un sistema di irregolarità diffusa”. In questo quadro, spiegano i segretari regionali dei tre sindacati è “necessaria” la mobilitazione “per rompere lo stallo sulla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale fermo da un anno e mezzo” e che in Toscana è atteso da circa 50mila lavoratori. Tra le richieste dei sindacati aumenti salariali in linea con gli altri settori e finalizzati anche ad aiutare una ripresa dei consumi al servizio del Paese; difesa e riforma delle Casse edili a tutela di tutti i lavoratori contro il lavoro nero e per sostenere le imprese più serie contro la concorrenza sleale e il dumping; più sicurezza sui posti di lavoro; creazione di un fondo sanitario integrativo nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione; potenziamento del fondo integrativo per il pensionamento anticipato.

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