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Schmidt: “La tramvia è un disastro, va revisionata in maniera radicale”

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A Firenze “la tramvia è un disastro, lo sappiamo tutti quanti, e va ‘revisionata’ in maniera radicale e totale”. Lo ha detto Eike Schmidt, candidato a sindaco alle comunali di Firenze per il centrodestra, in occasione di una passeggiata elettorale nel quartiere di Quaracchi.

Per Schmidt, “tutti i tratti non ancora concretizzati vanno assolutamente rivisti in maniera radicale. Purtroppo le tramvie hanno fatto dei danni enormi in alcuni punti dove sono state costruite, questo fa sì che bisogna analizzare il progetto di nuovo completamente. E poi bisogna cambiare il cambiabile”. Per Schmidt, quella utilizzata per la tramvia “è una tecnologia degli anni ’80, già all’inizio era superata, i pali sono bruttissimi, ma poi ci sono anche altri problemi: i taxi non possono utilizzare il tratto delle tramvie proprio per via di questa tecnologia antiquata”. Per quanto riguarda il programma elettorale, il candidato ha detto che di aver “dato appuntamento martedì prossimo, parlerò allora dei vari punti del programma”. Parlando poi con i residenti dei problemi del quartiere di Quaracchi, Schmidt ha evidenziato “la situazione dell’aeroporto, che è assolutamente insostenibile. Ci vuole poco, il nuovo aeroporto con la pista in una direzione diversa, inclinata di 20-25 gradi rispetto all’attuale, ma anche più lunga, permetterà ai fiorentini di atterrare e partire e di non dover essere dirottati a Bologna o a Pisa all’ultimo momento. Questo è qualcosa che va a beneficio di tutti gli abitanti di Quaracchi”.

Poi, sul tema sicurezza: “La ragione per cui mi sono iniziato a interessare dell’amministrazione comunale e non solo museale è per il problema della sicurezza. Questo è il tema fondamentale per tutta Firenze, e non solo per alcune parti di Firenze. I problemi vanno risolti e non si può chiudere gli occhi davanti a tutto ciò – ha aggiunto Schmidt -. Un ‘fratellone’, qualcuno vicino alla candidata sindaca del Pd, ha detto che non bisogna parlare di criminalità a Firenze perché tutto funziona. Non è così, se si chiudono gli occhi ai problemi non si risolvono mai”. E conclude: “E’ già un anno che le persone mi fermano per strada per stringermi la mano e incoraggiarmi a candidarmi sindaco. Adesso mi succede sempre di più che la gente pensa che io sia già sindaco e mi ferma. Mi salutano come primo cittadino e mi dicono i loro problemi concreti da risolvere. Questo mi fa molto piacere perché prendo appunti, e tutto entrerà nel mio programma”.

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