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Elba, la strada provvisoria per il Dissalatore di Mola a Capoliveri, è sottacqua, si riaccendono le polemiche

Isola d’Elba, il Comune di Capoliveri ha postato qualche giorno fa, sulla sua pagina Facebook, foto e video della strada provvisoria costruita sulla spiaggia, distrutta dalla mareggiata e praticamente sott’acqua.

La strada provvisoria, costituita da moduli di materiale plastico di cinque metri di larghezza e lunga più di 200 metri, era stata costruita sulla spiaggia del Lido del comune dell’Elba, per sostituire la strada esistente, ad una corsia, interessata dai lavori per interrare le tubazioni di collegamento del dissalatore alla struttura in cui si accumula la ‘salamoia’ di scarto dell’acqua che andrà scaricata in mare.

La costruzione del dissalatore a Lido di Capoliveri, nella piana di Mola è stata fortemente contrastata dal Comune di Capoliveri, che negli anni ha presentato alcuni ricorsi al TAR ed emesso provvedimenti per cercare di fermare la fasi dell’opera inclusa la contestata strada temporanea sulla spiaggia.

L’autorità idrica della Toscana, ASA, l’ente che controlla l’acqua della regione, ha più volte spiegato la necessità di dover costruire il dissalatore per garantire l’acqua potabile all’Isola d’Elba, in quanto l’attuale conduttura sottomarina, un tubo di acciaio costruito alla fine degli anni Ottanta che trasporta 148 litri di acqua al secondo dalla terra ferma, e che garantisce secondo ASA attualmente metà del fabbisogno idrico dell’Isola, è vecchia ed andrebbe sostituita o rimpiazzata e che quindi la soluzione più adatta e meno costosa, è un dissalatore.

Ma il Comune di Capoliveri e le associazioni ambientaliste sono fermamente contrarie ala realizzazione del dissalatore considerato un’opera inutile e pericolosa per l’ambiente: “All’Elba l’acqua c’è, ma ASA non ha voglia di cercarla o di custodirla, per cui preferisce spendere soldi per un dissalatore”, dice Leonardo Preziosi, presidente della sezione dell’arcipelago toscano dell’associazione Italia Nostra.

Nonostante questo ASA prevede di mettere in funzione l’impianto entro l’estate del 2024, ma la distruzione della strada temporanea sulla spiaggia, sta già riattizzando le mai sopite polemiche.

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