Proseguono all’isola d’Elba le operazioni della guardia costiera per mettere in sicurezza la nave oceanografica Fugro Mercator, incagliatasi sugli scogli di Enfola la notte tra sabato e domenica scorsa.
E’ stata esclusa – anche dopo verifiche subacquee – la possibilità di inquinamento delle acque, tuttavia in via precauzionale sono state stese cortine di “panne galleggianti” per isolare lo scafo dalle acque circostanti. La guardia costiera è impegnata in un costante monitoraggio delle acque costiere dell’Elba. E’ attualmente confermata l’assenza di inquinamenti del mare causati di carburante.
Stamani c’è stato alla capitaneria di Portoferraio (Isola d’Elba) un incontro per pianificare le operazioni successive. All’incontro, organizzato dall’autorità marittima, hanno partecipato rappresentanti della Società armatrice, “attivatasi fin dalle prime ore per fornire la massima collaborazione” e dell’impresa specializzata nelle attività di recupero.
Ora, la capitaneria di Portoferraio sta analizzando il piano di recupero del relitto – presentato da specialisti, compresa la possibilità di svuotamento dei serbatoi della nave incagliatasi all’Elba-, così da garantire lo svolgimento delle operazioni nella massima cornice di sicurezza. Uno degli obiettivi, viene spiegato, è che “una volta garantita la sicurezza preliminare”, “saranno attuate le più opportune azioni per assicurare, anche con l’ausilio di mezzi navali specializzati, la messa in galleggiamento, la rimozione e il rimorchio dell’unità presso un cantiere navale, dove verranno effettuati i necessari lavori di ripristino dello scafo”.