Dopo la sconfitta in Liguria, il centro sinistra toscano si interroga sulle strategie per le prossime elezioni regionali. E ritorna con forza il tema delle alleanze, dei veti incrociati e sulle pregiudiziali.
Il Liguria ha vinto l’astensionismo, hanno vinto i veti incrociati, i calcoli elettoralistici. In Liguria ha vinto il centro destra, nonostante la rovinosa fine della passata legislatura. E ha perso il centro sinistra. In Toscana si volterĆ per elezioni regionali tra un anno. E il risultato ligure rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme. Tematiche abbastanza simili. Campo largo nato morto, M5s che si dissolve, Renzi contro Conte, Contro contro Grillo, Grillo contro il movimento, Avs contro Renzi. In Liguria si calcola che da Italia Viva e da Azione siano arrivati una cosa come 20mila voti al neo governatore di centro destra Bucci. Orlando, ex ministro del Pd, deve essersi sentito tradito dal suo partito, perno di un meccanismo che continua a non girare. Ely Schlein dice, in Liguria siamo il primo partito ma da soli non siamo bastati. E in Toscana? LaĀ conventio ad excludendum non sembra funzionare da nessuna parte. Pertanto il Pd toscano lancia l’allarme: no a veti pregiudiziali. Conte in Liguria ha messo fuori Renzi. In Toscana non sarĆ cosƬ semplice, visti gli equilibri politici anche in Regione e i nuovi rapporti forza. In Liguria hanno vinto i giochetti elettorali, a discapito dei grandi temi, sanitĆ , lavoro, salari, pensioni, ambiente. I famosi temi concreti, quelli che interessano allaĀ ggente, con due g. E in Toscana, prima di chi, cosa vincerĆ ?