Nel giorno della debacle del Pd parte del dazio lo pagano anche i ministri del governo Gentiloni che, per quasi la metà, non riescono a vincere la sfida nel loro collegio. In Toscana passa Padoan ma la Fedeli resta fuori.
A portare a casa il seggio nell’uninominale, oltre al premier Gentiloni, che sfiora il 42%, anche alcuni dei più vicini al segretario Matteo Renzi, che conquista il seggio uninominale, da Maria Elena Boschi a Luca Lotti, mentre non ce la fanno né la titolare della Difesa, Roberta Pinotti né il ministro dell’Interno Marco Minniti, che perde a Pesaro contro Andrea Cecconi, al centro dello scandalo ‘rimborsopoli’ del Movimento 5 Stelle.
Tra i ‘bocciati’ nella sfida del maggioritario anche Dario Franceschini, che perde nella sua Ferrara, e il ministro del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, ‘catapultato’ a Sassuolo e arrivato solo terzo, così come Valeria Fedeli. Conquistano il seggio alla Camera nella sfida uninominale Beatrice Lorenzin a Modena e Graziano Delrio a Reggio Emilia. Boschi, anche lei ‘catapultata’ tra le polemiche anche interne a Bolzano, vince con il 41% dei voti, superando di gran lunga la sua principale sfidante, Michaela Biancofiore, che si ferma a poco più del 25%. Supera il 40% anche Luca Lotti, candidato ad Empoli, mentre Marianna Madia, capolista nel collegio di Roma2 ha circa il 37,48% quando sono state scrutinate 180 sezioni su 201. La spunta nel collegio di Siena anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che vince la sfida, raggiungendo il 36,17%, con l’economista della Lega, Claudio Borghi.