Il segretario del Pd sarà di mattina alla Casa del popolo di San Bartolo a Cintoia per aprire la campagna toscana per le europee e amministrative a due giorni dalla composizione della lista di 76 candidati divisi nelle cinque circoscrizioni. Capolista dei Democratici nel Centro Italia la segretaria toscana Simona Bonafé. Come 5 anni fa quando era segretario Renzi. Una decisione che ha lasciato più di un malumore negli zingarettiani toscani.
“Non é una lista a mia immagine e somiglianza, é una lista a nostra immagine e somiglianza”, dice Nicola Zingaretti dei 76 nomi per la sfida europea presentati in Direzione Pd. Dentro solo due candidati riferibili ad Articolo Uno, gli ex fuoriusciti (che hanno tolto la sigla Mdp al recente congresso), ma nonostante questo la minoranza interna al partito democratico in parte si astiene.
Il segretario può così prepararsi alla difficile partita europea, da giocare con 39 donne e 37 uomini, salvo aggiunte in extremis, nelle prossime ore. Confermati i cinque capolista nelle circoscrizioni: l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia (Nordovest), l’ex ministro e ora partner dell’avventura con Siamo Europei Carlo Calenda (Nordest), Simona Bonafé europarlamentare uscente renziana (Centro Italia), il magistrato antimafia in pensione Franco Roberti (Sud) e Caterina Chinnici sulle Isole.
La novità dell’ultima ora é Roberto Battiston, ex capo dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), fatto fuori dal governo gialloverde. Confermato tra i nomi noti della società civile il medico dei migranti di Lampedusa Pietro Bartolo, ci sono poi l’economista empolese Irene Tinagli vicina a Calenda e le funzionarie della Commissione Ue Beatrice Covassi e Virginia Puzzolo.
“Sono onorata e orgogliosa di poter guidare la lista del Pd nella circoscrizione Italia centrale per le europee. Sta a noi adesso portare avanti la sfida al sovranismo cialtrone e inconcludente per affermare che solo un’Europa rinnovata può reggere l’impatto con le grandi questioni del futuro”. Sono le parole affidate a Facebook di Simona Bonafé, segretaria del Pd Toscano che nel 2014 raccolse 288 mila preferenze. Colei che non ha allargato la segreteria ai non renziani vincitori delle primarie di marzo e colei che il segretario ha messo come capolista nonostante le richieste di non farlo avanzate dagli zingarettiani toscani.
Tra le conferme regionali quella dell’uscente Nicola Danti, anche lui renzianissimo e in lista in settima posizione. Segue all’unidicesima il sindacalista e segretario generale della Comunità senegalese fiorentina Mamadou Sall. Tra le new entry l’attuale consigliera regionale Alessandra Nardini riferimento sul territorio degli zingarettiani. “Questo non è il tempo di stare a guardare – spiega Nardini – Tanto meno se sei una #donna e appartieni ad una generazione che ha avuto (e ha) meno prospettive e certezze rispetto a quelle della generazione dei genitori”.