Presente in Toscana per una serie di iniziative elettorali, la segretaria del Pd Elly Schlein ha parlato dal palco di Siena e tra gli argomenti c’è stata l’imminente festa della Liberazione. “Alla vigilia del 25 aprile lo dico a questo Governo, non permetteremo a nessuno di riscrivere la storia antifascista di questo Paese”.
Ha proseguito ancora Elly Schlein. “Lo faccio con un pensiero commosso ai nostri nonni che in questa terra con le nostre nonne hanno fatto una vera resistenza al fascismo – ha aggiunto – alla privazione della libertà, alla privazione di futuro che quel passato purtroppo ha causato, e che qualcuno oggi cerca di rispolverare facendo negazionismo di quanto accaduto”.
Elly Schlein ha poi parlato di migranti e del tema del Cpr. Siamo sempre stati a favore dell’accoglienza che si è dimostrata più in grado di fare inclusione sociale, in grado di coinvolgere i sindaci e le comunità locali, e cioè quella del sistema Sai da cui il Governo cerca di escludere le persone richiedenti asilo”.
“Quello che fecero con i decreti sicurezza è quello che stanno tentando di rifare adesso con il Governo di Giorgia Meloni – ha aggiunto a margine di un’iniziativa elettorale a sostegno della candidata a sindaco del centrosinistra Anna Ferretti – ovvero lasciare le persone più fragili per strada esposte alle difficoltà e anche alla ricattabilità e, qualche volta, anche alla ricattabilità della criminalità organizzata”.
Ancora Elly Schlein a proposito di migranti. “Penso che sia una vergogna cercare di nuovo di far pagare sulla pelle delle persone più fragili l’incapacità di questo governo di costruire delle politiche migratorie, stanno cercando di far tornare i decreti sicurezza di Salvini anche su aspetti come quelli dell’abolizione della protezione umanitaria su cui per altro c’erano state criticità sollevate dalla Corte Costituzionale. Siamo fermamente contrari e continueremo a batterci – ha aggiunto Schlein – affinché le politiche migratorie siano in linea con i diritti internazionali, con le carte internazionali a partire da quella di Ginevra sui diritti delle rifugiate e dei rifugiati, abbiamo una posizione molto netta su questo”