In seguito alle richieste delle associazioni apistiche toscane, Marco Remaschi, assessore regionale all’agricoltura, ha annunciato che a breve si terrà un incontro con gli apicoltori toscani per fare il punto sull’emergenza causata al settore dai cambiamenti climatici.
Il recente andamento climatico, con la siccità a marzo e il maltempo a aprile e maggio, spiega una nota, sta colpendo pesantemente l’apicoltura e la produzione di miele in quanto sono venute a mancare molte fioriture. Le associazioni apistiche valutano a livello nazionale la perdita delle produzioni di miele primaverili tra il 50 e il 70%. Le associazioni apistiche toscane hanno scritto all’assessore Remaschi chiedendo alla Regione di intervenire con misure di sostegno. Oltre a un incontro, l’assessore toscano sta valutando, in considerazione della portata del fenomeno che coinvolge l’intero territorio nazionale, di investire del problema la conferenza Stato-Regioni al fine anche di valutare possibili interventi normativi in materia, a partire dalla legislazione vigente sulle calamità naturali. In base all’anagrafe apistica nazionale, nel 2018 in Toscana risultano 11.309 apiari aperti con 93.397 alveari e 53.171 allevatori. La Toscana è quinta a livello nazionale per gli apiari e quarta per numero di apicoltori. La produzione 2018 di miele a livello toscano è stata stimata in circa 3 mila tonnellate.