L’emergenza caldo è la nostra priorità in questi giorni”, la temperatura di “40 gradi con una continuità come quella che vediamo è una cosa incredibile. Per questo sono mobilitati tutti i nostri servizi sociali, abbiamo un dialogo continuo con i direttori generali delle Asl e attraverso loro con i Pronto soccorso”. Lo ha detto oggi il presidente della Toscana Eugenio Giani commentando le elevate temperature degli ultimi giorni e le possibili conseguenze, in particolare su alcune categorie di persone.
In un’estate dove “abbiamo finora meno problemi di siccità. perché sostanzialmente è piovuto fino a poche settimane fa”, il sistema toscano è invece “fortemente impegnato per prevenire”, i malori che si accompagnano al caldo”, “perché – ha aggiunto – ci teniamo che in Toscana possa essere sostenuto soprattutto il mondo delle persone fragili e degli anziani in momenti così delicati”.
E’ stato prorogato fino a Ferragosto il codice rosso per il caldo a Firenze: è la novità contenuta nel nuovo bollettino pubblicato dal ministero della Salute. In calo le temperature rispetto a ieri. Alle ore 11,15 di stamani, si legge in una nota, si sono raggiunti i 36,7 gradi alla stazione di rilevamento Firenze-Orto Botanico (che ieri ha superato i 41 gradi), i 35,5 gradi a quelle di Firenze-Università e Firenze-Giardino di Boboli.
“È fondamentale ricordare, ancora una volta – sottolinea in una nota l’assessora alla Protezione civile Laura Sparavigna – l’importanza di adottare misure personali di contrasto alle ondate di calore che possano limitarne gli effetti, in particolare sulle persone anziane e quelle più fragili, e di prestare attenzione agli animali domestici”.
Secondo l’assessore al Welfare Nicola Paulesu “con questa ondata di caldo che va avanti, è fondamentale continuare a rivolgere attenzione alle persone che vivono condizioni di fragilità e la nostra città da sempre mette a disposizione dei servizi mirati che d’estate di certo non si arrestano. In particolare, pensiamo alle persone anziane e alle persone anziane sole, prive di una rete familiare e quindi più esposte a criticità in periodi come questo. È molto importante ricordare che i medici di medicina generale possono segnalare le situazioni di maggiore vulnerabilità tramite il servizio di sorveglianza attiva, potenziato in questo periodo sei giorni su sette. Ci tengo a rinnovare l’appello alla collaborazione ai medici di famiglia perché con il loro aiuto è più facile intercettare situazioni critiche per poter così mettere in campo azioni mirate”.