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Emergenza freddo: a Empoli riapre struttura per accogliere le persone senza fissa dimora

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Con l’emergenza freddo riparte a Empoli (Firenze) riparte oggi martedì 19 novembre il servizio di accoglienza nell’ex scuola materna della frazione di Casenuove, per garantire assistenza e riparo ai senzatetto, che esiste dal 2017. La struttura, che resterà aperta fino al 3 marzo 2025, dispone di tre camere da cinque posti letto e una camera più piccola per ospitare una donna.

Con l’emergenza freddo riparte a Empoli (Firenze) riparte oggi martedì 19 novembre il servizio di accoglienza nell’ex scuola materna della frazione di Casenuove, per garantire assistenza e riparo ai senzatetto, che esiste dal 2017. Il progetto vede insieme l’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, la Società della Salute Empolese Valdelsa Valdarno, l’amministrazione comunale di Empoli, sindaco Alessio Mantellassi, e la Misericordia di Empoli.  La struttura, che resterà aperta fino al 3 marzo 2025, dispone di tre camere da cinque posti letto e una camera più piccola per ospitare una donna. Il centro sarà accessibile dalle 18 fino alle 9 del mattino con un presidio da parte dei dipendenti della Misericordia, che si occuperà anche dei pasti del giorno e della sera, dalla colazione alla cena, preparati al centro Emmaus; il centro è inoltre dotato di bollitori per thè o caffè. Nello spazio esterno anche due cucce per i cani di proprietà delle persone che saranno ospitate nel dormitorio e che avranno a disposizione il loro cibo. Per gli ospiti il servizio di trasporto a cura della Misericordia con un proprio mezzo: tutte le sere, alle 20, dal lunedì alla domenica, il servizio partirà dalla stazione ferroviaria di Empoli per arrivare fino alla struttura e al mattino ricondurrà gli ospiti di nuovo in città. La Misericordia riprenderà anche il servizio dell’unità di strada, la sera dopo cena, due volte la settimana, per informare le persone sull’esistenza del centro e su come poterne essere ospiti oppure per fornire una coperta e una bevanda calda a chi non vuole essere ospitato.

Il servizio tenuto dalla Società della Salute, “mira a incidere nel contesto di esclusione sociale e marginalità. Per questo i cittadini che notassero persone in stato di necessità o bisognose di un riparo per la notte in tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa, possono segnalare alla Misericordia queste situazioni chiamando il numero 0571 7255.

Sindaco Alessio Mantellassi: “Ringrazio la Società della Salute e la Misericordia di Empoli per questo intervento diffuso, un impegno di oltre 100 giorni consecutivi, festività di Natale comprese, con volontari presenti per il trasporto, per la sorveglianza, per dedicarsi ai pasti prodotti nella cucina del centro Emmaus e cercare bisognosi con l’unità di strada. Parliamo di uno sforzo immane che non tutti i territori possono permettersi, per cui dobbiamo ritenerci fortunati ad avere i volontari della Misericordia e una rete del sociale che può dare una risposta a queste persone che rischierebbero di trovarsi all’addiaccio con temperature sotto lo zero”.

Francesco Pagliai, governatore della Misericordia: La Misericordia ancora una volta è al servizio dei cittadini, in particolare dei più deboli e che non hanno un tetto sotto la testa. L’apertura del centro emergenza freddo, con l’accoglienza dei senza tetto accompagnati dalla stazione alle Casenuove, assiste queste persone anche con la cena e la colazione all’indomani. Così da passare la notte al caldo, in condizioni meno disagiate. Questo rientra nella missione che la Misericordia da secoli svolge sul territorio empolese”.
Francesca Giannì, presidente della Società della Salute: “Come SdS vediamo ogni giorno che l’investimento sul sociale subisce un incremento vertiginoso, soprattutto per un divario sociale che ormai ha scavato profondamente le nostre comunità. È certamente importante poter quindi fare fronte alle esigenze emergenti con servizi e con la ricchezza del Terzo settore, ma tutto questo deve porci di fronte a interrogativi ineludibili. Come affrontare il divario economico, come investire bene le risorse pubbliche, come adottare la missione della carità nella nostra dimensione di amministrazioni, a maggior ragione nel periodo invernale che coincide con le festività natalizie, che di per sé richiamano tutti noi a una riflessione sulla povertà e sugli esclusi”
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