L’assessora regionale all’ambiente della Toscana, Monia Monni, in una comunicazione durante la seduta del Consiglio regionale, ha riferito diverse informazioni in merito sull’emergenza idrica.
“Al 30 settembre, grazie alle piogge sopra alla media stagionale di quel mese, la situazione è andata in leggero miglioramento riguardo alle disponibilità di acque sotterranee”. Ma riguardo alle acque superficiali, con la situazione aggiornata a metà ottobre, “i volumi di risorsa immagazzinata nei principali invasi della Toscana sono ancora lontani dall’obiettivo del ripristino del 90%” mentre “il complesso degli invasi del Serchio è a livelli molto bassi”. Questo il quadro presentata dalla Monni sull’emergenza idrica.
L’assessora ha proseguito affermando che “ad oggi il ripristino degli stock di riserva di risorsa idrica superficiale e sotterranea, necessaria a scongiurare il ripetersi di una situazione di crisi idrica nel 2023, sia solo in una fase iniziale” e che “il suo completamento possa essere garantito solo con piogge superiori alla media fino a tutto il maggio 2023”. L’assessora ha spiegato che la Regione si è attivata per definire un pacchetto di proposte progettuali per il contrasto dell’emergenza idrica. “Nella riunione di giunta del 3 ottobre 2022 – ha aggiunto – si è provveduto ad approvare gli elenchi delle schede progettuali relative a 47 interventi integrati d’area dei quali 24 sono in uno stadio di progettazione definitivo o esecutivo e 61 interventi relativi al servizio idrico integrato dei quali 26 sono in via di progettazione definitiva o esecutiva”.