La stagione di quella che lui chiama espressamente “l’arroganza” è finita. Per il Pd toscano, ora, è tempo di allargare il campo a tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra – compreso il terzo polo – e di instaurare un patto civico con tutte quelle liste che potrebbero diventare determinanti al secondo turno. Emiliano Fossi, segretario del Pd regionale, analizza a tutto tondo il voto delle comunali di domenica scorsa, mostrandosi soddisfatto dei risultati.
“Il Pd toscano non è più arrogante e sa di non poter essere autosufficiente. Ha bisogno di costruire alleanze che siano ampie e che ripartano anche dal civismo”. Per Emiliano Fossi è quindi necessario approfittare della presenza di “una destra litigiosa che si spacca, che si divide. Questo – prosegue il segretario – ci dà l’ottimismo necessario per affrontare il ballottaggio con la possibilità di invertire la tendenza rispetto a cinque anni fa”. Per Fossi, “si sono confrontate al primo turno e si confronteranno al ballottaggio due idee diverse di Toscana. Una Toscana popolare, inclusiva, che riparte dalla lotta alle disuguaglianze e per l’ambiente, e una Toscana invece molto chiusa, che esclude, che è dalla parte di chi sta meglio e mette da una parte chi sta peggio. Quindi credo che ci sia questo elemento di discrimine: poi le alleanze le costruiamo”.
Secondo il segretario regionale Emiliano Fossi “l’effetto Schlein c’è, perché intanto il Pd torna protagonista con un approccio diverso che è quello meno arrogante, meno autosufficiente. A due mesi dal congresso mi sembra già un primo passo importante, poi sarà il tempo a dimostrare se questa nuova fase ha il vento in poppa o no, e io credo di sì”.
Emiliano Fossi parla poi di campo largo, patto civico e alleanze. “Penseremo alla costruzione di questo cantiere, di un’area di centrosinistra a livello regionale. E definiremo anche le regole per la scelta delle candidature. Su questo, lo dico in maniera chiara, il partito regionale avrà una forte voce in capitolo”. Per Fossi, questa area di centrosinistra “sarà declinata contesto locale per contesto locale a seconda delle caratteristiche”. Per la selezione delle candidature, ha precisato il segretario regionale del Pd, “se ci sarà da cambiare le regole le cambieremo attraverso una discussione fra di noi, nella comunità del Pd”.