La protesta contro  il progetto, promosso da Alia, di realizzazione nella zona industriale del Terrafino a Empoli di un impianto di trasformazione dei rifiuti in metanolo e idrogenoAl corteo non erano presenti ufficialmente partiti politici, anche se sui social ci sono state varie prese di posizione.
Il corteo, organizzato da alcuni comitati, ha avuto inizio di fronte alla stazione ferroviaria di Empoli per poi snodarsi delle vie del centro fino a raggiungere piazza della Vittoria, sede del comizio finale. Alla fine, secondo i dati della questura, sono stati in circa 1.500 a partecipare alla protesta contro il progetto di rigassificatore, promosso da Alia.
L’impianto dovrebbe sorgere di realizzazione nella zona industriale del Terrafino a Empoli. Si tratterebbe di un impianto di trasformazione dei rifiuti in metanolo e idrogeno.
Tra i manifesti che sono stati mostrati alcuni in cui veniva evocato il dissenso da parte di residenti delle frazioni a ovest di Empoli, non distanti dall’area individuata per l’impianto, e richieste di partecipazione a un percorso di confronto pubblico, ipotesi che comunque i sindaci dell’Empolese Valdelsa hanno indicato in un recente comunicato congiunto.
Al corteo non erano presenti ufficialmente partiti politici, anche se sui social ci sono state varie prese di posizione. “Decisioni fondamentali per i cittadini prese senza nessun processo partecipativo”, scrive per esempio la capogruppo in consiglio comunale a Empoli del M5s, Anna Baldi, mentre l’omologo di Fdi, Andrea Poggianti, descrive quello che ha manifestato “un popolo depositario di fondate perplessitĂ di salute, impatto paesaggistico e sicurezza ambientale su un progetto fumoso e di portata gigantesca che inciderĂ per il futuro degli attuali residenti e delle prossime generazioni”.