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Energia: Giani, Toscana pronta a ragionare su trivellazioni

Giani

“Non mi risultano al momento siti già individuati per le possibili trivellazioni – ha spiegato Giani – ma credo che sia necessario individuare le forme più adatte per fare in modo che l’Italia non sia interamente dipendente dai Paesi esteri”.

“La prima considerazione è di carattere generale: non è più possibile che l’Italia dipenda completamente dall’esterno per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico. La seconda, invece, è che a fronte di un adeguato regime convenzionale dico che la Toscana è pronta a ragionare sulla possibilità di ospitare trivellazioni nel suolo”. Lo ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani, oggi a margine di una cerimonia promossa dall’Università di Pisa per celebrare i 50 anni dell’attività trapiantologica pisana.

“Non mi risultano al momento siti già individuati per le possibili trivellazioni – ha spiegato Giani – ma credo che sia necessario individuare le forme più adatte per fare in modo che l’Italia non sia interamente dipendente dai Paesi esteri. La vicenda dell’Ucraina ci insegna che le ricadute sono immediatamente economiche e sociali perché ciò determina un’impennata dei prezzi molto complicata da gestire”. Per questo, secondo Giani, “a fronte di un adeguato regime di convenzioni e compensazioni economiche la Toscana è pronta a fare la sua parte e a ragionare serenamente di questa possibilità”.

Giani ha poi aggiunto:” La geotermia è una risorsa fondamentale, pulita e rinnovabile. E’ utile sempre e lo è tanto più adesso di fronte al caro energia, pertanto ritengo che lo Stato dovrebbe immediatamente sbloccare gli incentivi per le imprese. Era sbagliato prima averli tolti, ma ora non è più rinviabile un intervento in questa direzione”.  “La Toscana può dare un contributo a tutto il Paese – ha aggiunto il governatore toscano – perché la geotermia è un nostro fiore all’occhiello e una fonte rinnovabile che può permettere di produrre energia e di farla confluire nella rete nazionale”, tuttavia “per farlo è però necessario migliorare la situazione sul Monte Amiata dove ci sono ancora enormi margini di crescita per produrre questa risorsa fondamentale per contenere la spesa delle famiglie e delle imprese”.

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