“Il programma Erasmus ha rafforzato la cooperazione, il partenariato. Nella programmazione 2021-2027 questo programma si aprirà a 33 paesi: tra le caratteristiche sarà un programma inclusivo, più digitale, più verde”. Lo ha detto Vittorio Calaprice, rappresentante in Italia della Commissione europea, intervenendo alla conferenza ’35 anni di Erasmus: una storia di successo’, organizzata dall’Agenzia Erasmus+ Indire nel Festival d’Europa e in corso a Palazzo Vecchio. Calaprice ha ricordato che quello costruito da Erasmus “è un modello sociale, mai come oggi bisogna ricordare che questi valori vanno evidenziati, supportati e salvaguardati. Siamo in tempi drammatici”.
“Il legame della città con Erasmus e l’istituto Indire è particolarmente rilevante – ha detto il sindaco Dario Nardella (AUDIO), tra gli intervenuti alla conferenza -. La sede italiana dell’agenzia è proprio a Firenze e questo progetto è positivo. Contro i muri, gli egoismi, i nazionalismi e una guerra è doveroso per ciascuno di noi continuare a investire sulle nuove generazioni”. Il rettore dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci ha evidenziato che si tratta di uno “dei progetti e importanti che fa la Comunità europea, consente ai giovani di conoscersi, scoprire culture diverse e ‘fare’ una cultura unica”.
Secondo il direttore generale dell’agenzia Erasmus+ Indire Flaminio Galli “gli studenti sono la vera forza del futuro del programma. Questo scenario doloroso e angosciante di guerra ci deve rendere più orgogliosi e determinati nell’impegnarci giorno dopo giorno nella costruzione della comune casa europea”.
“L’internazionalizzazione per le Università è una sfida a tanti livelli – ha concluso Maurizio Tira, coordinatore affari internazionali Crui -. Dal punto di vista dell’attrattività per gli studenti, dovremmo lavorare di più anche sull’attrattività dei docenti”.