I casi di Legionella nell’Aretino hanno subito un leggero aumento, che ha comunque allarmato l’Asl Toscana, così sono iniziate delle verifiche negli acquedotti. Si sprona comunque l’autocontrollo degli ambienti di comunità.
Elena De Santis, direttore del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl Toscana sud est, nel corso di un incontro con i giornalisti ha deciso di fare il punto della situazione dopo l’aumento dei casi di Legionella verificatesi nel corso di questi mesi nell’Aretino.
“E’ vero – ha detto il direttore del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl Toscana sud est – che c’è stato un aumento di casi di legionella ma parliamo di numeri esigui che comunque ci hanno messo in allarme”.
De Santis ha poi continuato: “Abbiamo iniziato a fare verifiche sull’acquedotto della città sebbene sia molto improbabile trovarvi il batterio della legionella. Ad ogni modo eventuali ritrovamenti non giustificherebbero l’infezione contratta nelle strutture, perché ogni struttura sanitaria o ricettiva deve abbattere la carica batterica presente nell’acqua con le opportune tecnologie”.
In seguito Daniela Cardelli, la responsabile della sanità pubblica della Asl, ha sottolineato l’importanza dell’autocontrollo degli ambienti di comunità. “In ogni struttura alberghiera o ricettiva che riapre dopo la chiusura invernale è bene mettere in atto pratiche di prevenzione attraverso choc termico – ha osservato -. La legionella potrebbe esser presente anche nelle nostre abitazioni, ecco perché faccio appello a coloro che montano gli impianti affinché li dotino di pompa di ricircolo”.