E’ stato aggiornato a due morti, nove feriti e tre dispersi il bilancio dell’esplosione avvenuta nel deposito Eni a Calenzano (Firenze). E’ quanto si spiega dalla prefettura. Dei feriti sei quelli al momento portati a Careggi tra cui quattro in codice verde, uno giallo e uno rosso, come si spiega da fonti sanitarie.
Le notizie si riconcorrono rapide. A distanza di un giro di lancette la Prefettura di Firenze ha già aggiornato il numero delle vittime dell’esplosione avvenuta questa mattina nella raffineria Eni di Calenzano, alle porte di Firenze.
La macchina dei soccorsi è partita immediatamente e, come spiega il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci che sta seguendo “con apprensione” la situazione, è stato attivato l’allertamento invitando le persone del luogo a restare al chiuso, “in attesa di conoscere se e quali effetti abbiano prodotto le sostanze tossiche”. “Sono in costante contatto con il capo Dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano – aggiunge Musumeci – per seguire l’evolversi della situazione. Esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e mi stringo ai feriti e ai loro cari, confidando in una pronta ripresa”.
I Trasporti
Nell’area interessata dall’esplosione, oltre ad essere visibile una colonna di fumo è presente un forte odore acre dovuto alla combustione di idrocarburi, tanto che alle persone presenti vengono distribuite mascherine per potersi riparare le vie respiratorie. Presente sul posto anche la Protezione civile metropolitana con un posto medico avanzato. Interdetta al traffico la zona con conseguenti disagi. Interrotta anche la circolazione dei treni regionali tra Firenze e Prato: la linea corre non lontano dall’area interessata. Regolare l’Av, riferisce Fs. L’esplosione non ha avuto, invece, alcuna ripercussione sulle attività di volo dell’aeroporto di Peretola: al momento, si spiega dallo scalo, il fumo dell’incendio non sta interessando lo spazio aereo dello scalo. Le operazioni, al momento, procedono regolarmente.
Le istituzioni
“I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. I tecnici della nostra Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua”. Lo scrive il governatore della Toscana Eugenio Giani sui social spiegando che l’incendio “è stato contenuto rapidamente e la colonna di fumo si è alzata notevolmente a causa della differenza di temperatura tra i fumi e l’atmosfera”.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, segue in tempo reale gli sviluppi dell’esplosione, rimanendo in contatto con la Prefettura di Firenze e con Arpa Toscana, per il tramite di Ispra. Lo rende noto il Mase.
Intanto, sono stati richiamati mentre erano in viaggio per Calenzano i vigili del fuoco di Perugia inizialmente inviati a supporto dei colleghi impegnati per l’esplosione in Toscana. Il loro intervento non è stato quindi ritenuto più al momento necessario. Inizialmente erano stati fatti partire due automezzi e cinque vigili del fuoco.
Le testimonianze
“Abbiamo udito un’esplosione enorme, tutti i vetri sono andati in frantumi e le scaffalature sono cadute per terra. Siamo usciti fuori terrorizzati per proteggerci e capire che cosa era successo. Qualcuno ha pensato che avessero gettato una bomba, come in guerra”. E’ la testimonianza di alcuni operai che lavorano nelle ditte accanto all’area Eni di Calenzano (Firenze) dove questa mattina è scoppiata una cisterna. “Il mio furgone si è alzato di due metri da terra e per il boato ora sento poco” racconta un corriere di una ditta di trasporti che ha la sede vicina al luogo dell’esplosione.