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Esplosione a Lucca, trovato morto l’uomo disperso ed estratta viva, ma in gravi condizioni, la donna

esplosione a lucca

Montecarlo, all’incirca le 11:30 di sabato mattina, è stato avvertito un boato. Un’esplosione aveva sconvolto una casa a due piani, facendola venire giù per intero in via del Marginone, zona di campagna del borgo di origine medioevale sulle colline della provincia di Lucca.

Il bilancio dell’esplosione è di un uomo di 70 anni morto e di sei feriti: i più gravi, portati entrambi in codice rosso all’ospedale Cisanello a Pisa, sono la moglie 71enne della vittima, recuperata dalle macerie dopo un lungo lavoro da parte dei vigili del fuoco, intervenuti anche con personale Usar e i cani, e un uomo di 46 anni, che abitava da solo al piano sopra a quello dell’anziana coppia e che ha riportato traumi alle gambe.

Gli altri quattro feriti, tutti lievi, erano in un’abitazione a fianco di quella crollata: si tratta di una donna, portata in ospedale per la sospetta frattura di un polso, dei suoi due figli di 9 e 12 anni per i quali si parla di escoriazioni e contusioni, e di sua madre, che ha riportato un trauma toracico.

Una fuga di gas la probabile causa dell’esplosione: la procura ha aperto un fascicolo di indagine. Da capire, se sia dipesa da una bombola di gas o da altro. Il deposito del gpl che serviva la casa è stato trovato integro. Qualcuno ha parlato di odore di gas avvertito recentemente, al vaglio anche interventi di manutenzione che sarebbero stati fatti in passato.

Il comandante dei vigili del fuoco di Lucca Calogero Daidone, accorso sul posto insieme a una quarantina di pompieri di tutte le specialità, ha parlato di “scoppio, sicuramente c’è stato uno scoppio” visto come “il fabbricato è posato a terra”, di cui bisogna verificare le cause. Sul posto, a seguito dell’esplosione, insieme ai vigili del fuoco sono arrivati la polizia municipale, i carabinieri, il sindaco Federico Carrara, e chiaramente i sanitari inviati dal 118.

Fatto intervenire anche l’elisoccorso che ha poi portato in ospedale il 46enne, il primo a essere estratto vivo dalle macerie poco dopo l’esplosione e poi, intorno alle 18, la 71enne: quest’ultima, da quanto spiegato, avrebbe riportato ustioni sul 70% del corpo.

I soccorritori erano riusciti a individuarla a fine mattina, e a parlarci: le squadre usar sono poi riuscite a liberarla dalle macerie dopo ore di scavo. I vigili del fuoco hanno poi reso noto di aver individuato il corpo senza vita del marito della donna, che è stato successivamente estratto dalle macere.

A ottobre scorso, il 27, un’altra esplosione in un’abitazione a Torre, nel comune di Lucca, era costata la vita a una coppia, Luca Franceschi, 69 anni, e Lyudmyla Perets, 44 anni, e a Debora Pierini, 26 anni: quest’ultima, incinta all’ottavo mese, dopo essere stata estratta viva dalle macerie, era stata fatta partorire con un cesareo d’urgenza. La giovane era poi deceduta due settimane dopo per le gravi ustioni riportate. Due le ipotesi investigative avanzate allora per l’esplosione: fuga di gas metano o dall’impianto con la bombola di gpl, 37 gli indagati.

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