Così si legge nel titolo di un lungo articolo apparso sul sito di ESPN, una emittente televisiva statunitense che trasmette programmi dedicati unicamente allo sport 24 ore su 24, nel quale Rocco Commisso spiega sia la sua ‘esplosione’ nei confronti di alcune decisioni arbitrali, sia cerca di spiegare al suo pubblico americano le incredibili difficoltà che ci sono in Italia per costruire uno STADIO.
“Quando la cameriera viene a prendere l’ordinazione per i nostri drinks – inizia il racconto del giornalista di ESPN James Horncastle – sono curioso di sapere cosa sceglierà Rocco Commisso. Ordina una bottiglia di acqua minerale, e non una tazza di tè, la bevanda che Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, ha raccomandato a Commisso per calmarsi prima di parlare con i media”.
“Una settimana dopo la scelta dell’arbitro, che ha fatto tanto arrabbiare Commisso a Torino, è abbastanza tranquillo, senza però essersi rassegnato completamente. Il suo commento ‘Sono disgustato’ potrebbe avergli giovato a Firenze, ed aver solo rafforzato l’approvazione tra i tifosi locali, per aver scritto il suo nome nell’amara, storica, rivalità con la Juventus, ma non era voluto come un attacco alla Vecchia Signora”.
“Quello non era ‘Rocco attaccare la Juventus’, afferma Commisso. ‘Quando vennero qui a Firenze, abbiamo steso il tappeto rosso. Gianluigi Buffon si avvicinò dicendo: Voglio andare a vedere Rocco. Ci siamo abbracciati e baciati. È stato un gentiluomo. L’avversario ed il posto non erano altro che una coincidenza, ma il secondo rigore, che fosse per la Juventus o no, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso'”.
“‘Sono esploso al secondo rigore, soprattutto dopo essere andato negli spogliatoi’, spiega Commisso. ‘Ho avuto un problema con l’accumularsi di tutto quello che era successo’. Per Commisso e la dirigenza della Fiorentina, è stata l’ultima decisione arbitrale a lasciare perplessi (le decisioni di rigore nelle partite contro il Genoa e l’Inter avevano anche innescato l’ira di Commisso) in questa stagione”.
Più avanti nell’articolo il giornalista ritorna sull’immagine di Commisso come salvatore del campionato di calcio italiano: “I soldi spesi indicano semplicemente il desiderio di Commisso di migliorare la Fiorentina e aiutare la Serie A, a diventare uno spettacolo più avvincente. Chi è con lui? ‘Il nostro obiettivo fin dal primo giorno’, afferma Commisso, ‘è far crescere il calcio italiano in tutto il mondo'”.
E poi non poteva mancare l’argomento ‘Stadio’, per trattare il quale il giornalista di ESPN chiama in causa anche l’amministratore delegato della Fiorentina Joe Barone: “‘Il problema più grande che abbiamo nel calcio italiano in questo momento sono gli stadi e le infrastrutture’, dice Joe Barone, che ha visitato il campo di allenamento all’avanguardia del Tottenham a Enfield con il figlio Giuseppe”.
“Il prossimo anno l’Artemio Franchi festeggerà il suo 90° compleanno. La Fiorentina non lo possiede. Al momento pagano 2 milioni di euro all’anno in affitto per usarlo, inclusi gli uffici e il campo di addestramento adiacente. ‘Ora abbiamo un problema in arrivo per la prossima stagione’, rivela Barone. ‘L’illuminazione: prima di tutto non producono più le lampade per i proiettori, in secondo luogo, non soddisfa più gli standard UEFA’. Effettuare tali aggiustamenti probabilmente costerà alla Fiorentina un altro paio di milioni. ‘Lo faremo’, promette Commisso. Proprio come hanno dovuto spendere soldi per il campo entro una settimana dall’inizio della Coppa Italia, sgomenti dalle condizioni in cui era stato lasciato durante l’estate”.
“Nonostante tutto il fascino del Franchi, – cerca di spiegare ai lettori americani il giornalista – la sua tettoia autoportante, le sue scale a chiocciola, la torre Maratona, esempi del movimento architettonico noto come razionalismo italiano, non ci sono servizi igienici funzionanti nella Curva, i fan meritano di essere molto più vicini all’azione e c’è così tanto spazio morto, rimasto non commercializzato. Nel quadro del Fair Play finanziario, il potere di spesa della Fiorentina dipende dall’aumento delle entrate, ed il Franchi, che rende solamente 8 milioni di euro a stagione, rappresenta un limite, in più la protezione delle sue strutture storiche, rende un restyling una sfida. Commisso dovrebbe effettivamente costruire uno stadio all’interno di uno stadio”.
“‘Sono venuto qui pensando che negli ultimi anni fosse stato fatto molto lavoro con i permessi, la pianificazione, il sito e il luogo dove costruire’ – spiega Commisso lasciando intendere che, quando ha comprato la Fiorentina, in qualche modo gli è stata venduta una situazione peggiore della realtà – ‘Assolutamente no. … Ho cercato di essere rispettoso dal primo giorno in cui sono venuto qui, lavorando prima con il Franchi. Abbiamo proposto qualcosa per il Franchi che poteva essere fatto molto rapidamente. È stato rifiutato in gran parte dalla Soprintendenza delle belle arti. Poi abbiamo lavorato alla Mercafir pensando che il sito di Mercafir fosse pronto, ma non è ancora pronto’. Il terreno è valutato € 22 milioni, troppo alto secondo le stime della Fiorentina, in più altri costi diretti che il club dovrebbe sostenere, renderebbero il prezzo complessivo della costruzione di uno stadio in quella posizione, vicino all’aeroporto, a circa cinque chilometri fuori città, alto in modo proibitivo”.
“Nonostante i migliori sforzi della Fiorentina negli ultimi otto mesi, – conclude James Horncastle – non sono stati compiuti progressi significativi e i piani per completare un nuovo Stadio entro settembre 2023 sono in ritardo. ‘Sono deluso per i tempi’ afferma Commisso. ‘Stiamo assistendo alla costruzione di stadi in Germania, Spagna, Inghilterra, Francia. Perché non in Italia?”.
Il giornalista poi si sofferma ancora sul nobile intento del Presidente della Fiorentina: “Commisso afferma che la sua motivazione per investire nella Serie A, è stata quella di restituire qualcosa al paese che aveva lasciato da dodicenne. Ha compiuto 70 anni a novembre. ‘Sono limitato in quello che posso fare’, dice, ‘a causa del fattore stadio. Poi c’è il fattore età perché non sono giovane e voglio poter lasciare qualcosa a Firenze'”.
L’articolo si conclude con un tributo alla grande popolarità che Rocco Commisso è riuscito a costruirsi tra i tifosi viola, nel relativamente breve periodo che è Presidente della Fiorentina: “Dieci minuti prima della fine della partita di sabato contro l’Atalanta – racconta il giornalista di ESPN – i tifosi hanno dispiegato un altro striscione alla Fiesole. Non importava che la Fiorentina stesse perdendo e che la zona retrocessione fosse ora più vicina di quella europea. ‘Forza Rocco’, si leggeva ‘Florence è con te’. I fan vedono il quadro generale. Ma la Lega Serie A? E il Comune? Questa è la domanda”.
This is the question, Capisci l’Italiano?