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Etruria: indagati commissari nominati da Bankitalia per abuso d’ufficio

I commissari di Banca Etruria nominati da Bankitalia nel febbraio 2015 e rimasti in carica fino alla risoluzione del novembre successivo, sono indagati dalla procura di Arezzo per abuso d’ufficio.

La vicenda è relativa alla vendita di un pacchetto di sofferenze dell’istituto, realizzata dai commissari a ridosso della risoluzione.
E’ quanto pubblica oggi la Stampa, spiegando che il fascicolo di indagine è stato aperto nel 2018 e che a ottobre scorso il gip ha autorizzato la proroga delle indagini.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, la vendita riguarda un pacchetto di crediti del valore nominale di 301,7 milioni di euro ceduto per 49,2 mln, con una plusvalenza per l’istituto di circa un milione.
In base a quanto riportato nella richiesta di proroga delle indagini l’abuso d’ufficio è ipotizzato perchè la vendita sarebbe avvenuta “a prezzi, condizioni contrattuali e in tempi tali da violare quanto disposto” dall’articolo del testo unico bancario che regola i compiti dei commissari nonchè anche la violazione da parte dei commissari dell’articolo 97 della Costituzione circa il dovere di imparzialità tenuto conto delle offerte o disponibilità avanzate da terzi.
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