“L’imprenditore Francesco Borgomeo ha annunciato la richiesta di ritiro della cassa integrazione per transizione, con ritorno alla cassa integrazione ordinaria, e si è impegnato al closing dell’accordo con gli ulteriori investitori in Qf per il mese di luglio”. Lo rende noto la Regione Toscana dopo l’incontro, svolto oggi nella sede della Giunta regionale a Firenze
La riunione, spiega una nota, è stata convocata dalla Regione, rappresentata dal presidente Eugenio Giani, dall’assessore al lavoro Alessandra Nardini e dal consigliere per le crisi aziendali Valerio Fabiani; presenti il sindaco della città metropolitana, Dario Nardella e quello di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi. Al tavolo, in attesa di una convocazione da parte del Mise, i sindacati, le rsu aziendali e l’imprenditore Francesco Borgomeo.
” Oggi siamo stati formalmente siamo stati convocati dalla Regione per la presentazione degli investitori e di un loro rappresentante legale” e “di fatto al tavolo, si è seduto un professionista rappresentante soltanto il progetto. Eravamo arrivati al tavolo per comprendere ulteriori dettagli della reindustrializzazione e della messa a terra del piano anche attraverso la presenza degli investitori. Tuttavia, la discussione è stata analoga a quelle precedenti”. Così Stefano Angelini della Fiom Cgil Firenze, e Simone Marinelli della Fiom Cgil nazionale, dopo l’incontro di oggi in Regione Toscana sul futuro dello stabilimento.
Per Angelini “la mancanza del passaggio con la presentazione del ruolo degli investitori nel progetto, che è stato ribadito che avverrà, porta a dire che al momento il piano industriale è ancora in stallo”. In sindacalisti Fiom spiegano, in una nota, che il rappresentante del progetto “ha riferito che gli investitori, che insieme a Borgomeo dovrebbero mettere in atto la reindustrializzazione, sono a perfezionare gli accordi tra di loro. L’eventuale closing è previsto entro luglio dall’accordo quadro firmato il 19 gennaio”.
La Fiom chiede che la “Regione giochi un ruolo più prominente e che pretenda maggiore concretezza del progetto proposto da Borgomeo attraverso una certificazione dei soggetti, la loro entrata all’interno del progetto. Fondamentale in questa fase è che il Mise torni a rivestire il ruolo di garante del percorso stabilito nell’accordo quadro del 19 gennaio. Riteniamo inoltre necessario approfondire il ruolo degli investitori all’interno dell’azienda e le azioni che si intende intraprendere da qui alle prossime settimane