Illustrata oggi in conferenza stampa in Consiglio Regionale, alla quale hanno preso parte il capogruppo Pd, Vincenzo Ceccarelli, il consigliere regionale Pd e presidente della commissione Sviluppo economico, Gianni Anselmi e la consigliera regionale del M5S Silvia Noferi, la proposta di legge dedicata ai Consorzi di sviluppo industriale per definirne l’assetto, l’organizzazione e il funzionamento
La proposta nasce per affrontare situazioni come quella della GKN di Campi Bisenzio ed è il frutto di una collaborazione tra il Gruppo del Partito Democratico e quello del Movimento Cinque Stelle. “Un passo avanti per sostenere la reindustrializzazione e favorire il recupero cooperativistico nelle aree colpite dalla crisi”. È quanto dichiara Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Consiglio Regionale durante la conferenza per illustrare la Pdl sulla costituzione e sul funzionamento dei consorzi di sviluppo industriale. “In un momento di forte difficoltà per alcuni settori produttivi -ha detto Ceccarelli- e con la necessità di riqualificare le infrastrutture nei diversi territori, abbiamo lavorato a una legge che fornisca strumenti concreti per la ripresa”.
“Con questa norma vogliamo dotare la Regione Toscana di uno strumento di politica industriale per riqualificare e rigenerare aree produttive in crisi o dismesse ma anche per progettarne di nuove con strumenti di cooperazione istituzionale, agganciando potenzialmente – ed è questa una novità sostanziale – le esperienze cooperative promosse da lavoratori provenienti da contesti difficili. Istituzioni, realtà sociali ed economiche, imprese private potranno attraverso i consorzi condividere l’obiettivo di rilanciare l’occupazione e favorire la riqualificazione urbanistica e produttiva dei territori – spiega Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd e presidente della commissione sviluppo economico – Con la collega Noferi e la Commissione sviluppo economico, abbiamo intrapreso un percorso importante ascoltando le rappresentanze sindacali e le categorie economiche per dotare la Toscana di una normativa in grado di standardizzare l’intervento delle istituzioni per innalzare la competitività dei territori e nelle situazioni di crisi industriale. Tra gli obiettivi della legge, vi è proprio quello di favorire l’organizzazione di Consorzi, sui quali la Regione potrà investire fino a un milione di euro all’anno, e l’assegnazione alle cooperative di lavoratori degli spazi produttivi in via di dismissione. La proposta nasce dall’analisi della crisi dell’Ex GKN ma è replicabile a contesti diversi e diffusi. La crisi e il fallimento fanno potenzialmente parte della vita dell’impresa: il tema è non solo come si reagisce ma anche come dotarsi degli strumenti per prevenirle, predisponendo nei territori misure adeguate per rigenerare le aree produttive restituendole alle comunità”.
“La proposta mira a fornire una cornice normativa regionale, ispirandosi alla legge nazionale del 1991 che definisce i consorzi come contesti produttivi omogenei – continua Silvia Noferi, consigliera regionale del M5S – Con questa nuova norma, attribuiamo ai Consorzi una personalità giuridica, stabilendone i processi di costituzione e partecipazione attraverso la collaborazione tra soggetti pubblici e privati (Regione, Città Metropolitana, Province, Comuni, Camere di Commercio, associazioni, cooperative di lavoratori), e ne definiamo le funzioni. I Consorzi potranno: individuare e acquisire, anche su proposta della Regione, aree industriali e immobili da destinare alla produzione, con priorità al recupero e ampliamento di aree già esistenti, anche se dismesse in parte o totalmente. La creazione di questi Consorzi risponde alla necessità di mettere a disposizione conoscenze, organizzazione e infrastrutture per le imprese specializzate in settori specifici, rafforzandole di fronte alle sfide attuali. L’obiettivo è mettere in rete poli industriali, specialmente quelli in crisi, e coinvolgere cooperative di lavoratori con competenze tecniche e esperienze preziose, che è fondamentale preservare per garantire occupazione e stabilità sociale nel nostro territorio”