Dom 22 Dic 2024
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Ex Gkn, prosegue la protesta a San Niccolò: “Cig sbloccata? Non vuol dire nulla”

Terza notte sulla torre di San Niccolò per gli operai dell’ex Gkn, in protesta per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati e della cassa integrazione. L’iniziativa era cominciata nella serata di venerdì.

Prosegue quindi a oltranza la protesta dei lavoratori ex Gkn di Campi Bisenzio, che da venerdì stazionano sulla torre di San Niccolò a Firenze per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati e della cassa integrazione. I lavoratori resteranno dunque sulla torre. Un’assemblea, a cui hanno partecipato circa 250 persone secondo quanto riferito dagli operai, si è tenuta ieri in piazza Poggi, ai piedi della torre di San Niccolò, nella quale è stato deciso di proseguire la protesta.

L’assemblea si è successivamente trasformata in un corteo improvvisato che ha sfilato verso il centro cittadino. Ad aprire il corteo, al quale partecipano operai e simpatizzanti, uno striscione con scritto “La nostra rabbia tocca il cielo, buste, reddito, reindustrializzazione’.

La manifestazione degli operai ex Gkn ha sfilato per le vie del centro passando anche da piazza della Signoria e Ponte Vecchio. Il corteo è poi tornato sui suoi passi e si è diretto nuovamente in piazza Poggi dove la manifestazione si è conclusa. Un gruppo di operai resta sulla torre, dove trascorreranno anche questa notte, la terza, in segno di protesta.

Questo invece quanto scritto dal Collettivo di Fabbrica ex Gkn su Facebook. “Siamo stati contattati dalle istituzioni. Ci hanno detto che “la cassa è stata sbloccata” e “mercoledì arrivano i pagamenti”. Questo di per sé ancora non vuole dire nulla. E dimostra che prefettura e ministero del Lavoro sulla nostra vicenda non capiscono niente o fanno finta di non capire. Abbiamo chiesto un incontro stamattina in prefettura per delineare il complesso della situazione e delle nostre richieste. Ci è stato detto che l’incontro sarà possibile quando scendiamo dalla torre”.

Il Collettivo parla di “atteggiamento gravissimo da parte di chi tollera da otto mesi un sequestro di diritti. Sono stati muti e inoperosi di fronte a famiglie senza stipendi e ora dettano condizioni. L’azione sulla torre prosegue e finisce come e quando decidiamo”, mentre “il tema è avere certezza di questi pagamenti, ma non solo: di quali mensilità stiamo parlando? Qf consegna le buste paga? Paga tutto il dovuto? La violenza di Qf verso questo territorio deve cessare”.

Il Collettivo ex Gkn sottolinea che “Qf trattiene in maniera indebita i giorni di cassa integrazione dall’1 al 9 ottobre. Sono una frazione della precedente cassa (11 ter) che Qf ha dichiarato di avere anticipato ai lavoratori. Ma questo non è vero per il periodo 1-9 ottobre. Sono soldi Inps diretti ai lavoratori che Qf sta trattenendo”, inoltre “non esiste solo la cassa integrazione ma tutta la quota parte di giorni lavorativi, elementi contrattuali (ferie, benefits, permessi ecc) che Qf non sta pagando. Per impedirci di accedere al nostro credito, Qf non consegna le buste paga da dicembre”.