Livorno, “Preoccupazione e fermo no alla cessione di siti produttivi così delicatamente strategici” per la difesa “a società o consorzi stranieri”: lo affermano i sindacati, Rsu di B.U. Leonardo elettronica B.U. Sistemi di difesa Livorno coi sindacati Fim, Fiom, Uilm sulla situazione della ex Wass riguardo la possibile cessione a consorzi stranieri.
La ex Wass produce sistemi di difesa subacquei, in primo luogo siluri (pesanti e leggeri, ma anche contromisure e sistemi di lancio) e occupa oggi 330 persone. Da mesi, ricostruiscono, “si sono seguite notizie che riportavano la volontà di Fincantieri di acquisire il sito ex-Oto-Melara di La Spezia e più in generale la B.U. Sistemi di Difesa della quale il sito produttivo ex Wass di Livorno fa parte, insieme a ex Oto-Melara di Brescia e ex Wass di Pozzuoli (Napoli)”, mentre “negli ultimi giorni la stampa riporta l’interesse nei confronti di tale operazione anche da parte di società tedesche o consorzi franco-tedeschi”.
“Alle richieste di chiarimenti – scrivono i sindacati -, l’azienda ha sempre risposto in maniera insoddisfacente, senza mai smentire né confermare”, tuttavia sia le Rsu insieme a Fim, Fiom e Uilm riguardo al “mantenimento degli attuali siti produttivi, dei livelli occupazionali e del relativo indotto”, “valutiamo che tutto ciò non possa essere assicurato con l’acquisizione da parte di società straniere” mentre “il sistema produttivo italiano non può permettersi di perdere un asset così importante e strategico” per la difesa.
I sindacati auspicano che “il Ministero dell’Economia e Finanza, il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero della Difesa, intervengano presso i vertici Leonardo affinché questa ipotesi venga completamente abbandonata” mentre “per una valutazione più completa sull’ipotesi Fincantieri attendiamo l’esito della riunione dell’Osservatorio Strategico Leonardo prevista la prossima settimana”.