Sabato 25 novembre 2017 Fabrizio Bosso con “Spiritual trio”- ore 21.45 (Pinocchio Live Jazz / Ass.ne Vie Nuove). Terzo appuntamento cartellone della XXIV edizione
Lo “Spiritual trio” è senza dubbio uno dei progetti più affascinanti di Fabrizo Bosso, che in questa occasione, oltre a confermare Alberto Marsico all’organo Hammond, Alessandro Minetto alla batteria, si arricchisce della voce e del talento di Walter Ricci, giovane crooner, classe 1989, che il trombettista piemontese ha conosciuto nel 2006, in occasione del Premio Massimo Urbani, vinto quell’anno proprio dal cantante. Con già due album alle spalle (entrambi pubblicati per la Verve/Universal, il primo nel 2010, “Spiritual”, e il secondo nel 2013 intitolato “Purple”) Lo Spiritual Trio, che per lo speciale concerto sul palco del Pinocchio Jazz di Firenze di sabato 25 novembre 2017 (ore 21.45) diventa dunque un quartetto, omaggia la musica nera del repertorio gospel e spiritual, sia tradizionale che moderno, spingendosi anche sulle sponde del Soul. Musica dell’anima e dello “spirito” che ha contribuito sensibilmente all’evoluzione del jazz e all’affermazione del popolo afroamericano costantemente – e dolorosamente – in lotta per i propri diritti. Un concerto colmo di pathos nel quale la tromba di Bosso innalza la sua voce richiamando alla memoria quel versetto dai Salmi di Davide che Mahlia Jackson amava ripetere, trasformandolo in musica pulsante e ipnotica: “Let’s Make a Joyful Noise Unto the Lord!”.
FABRIZIO BOSSO BIO:
Fabrizio Bosso inizia a suonare la tromba all’età di 5 anni e a 15 si diploma al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Nel 2000 pubblica “Fast Flight”, il primo disco a suo nome. Nel 2002 esce il primo disco degli High Five intitolato “Jazz For More”, al quale seguirà “Jazz Desire” nel 2004, per la prestigiosa Blue Note “Five For Fun”nel 2008 e “Split Kick” per Blue Note Japan nel 2010. Fin dall’inizio della sua carriera Fabrizio può vantare collaborazioni importanti come, fra i tanti, Gianni Basso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Charlie Haden, Carla Bley.Con la Blue Note, pubblica nel 2007 uno dei suoi dischi più importanti, “You’ve Changed”, in quartetto e 13 archi magistralmente arrangiati da Paolo Silvestri, con alcuni ospiti come Stefano Di Battista, Bebo Ferra, Dianne Reeves e Sergio Cammariere, al quale deve l’ingresso nel mondo del pop e la sua prima apparizione al Festival di Sanremo. Sempre con la storica etichetta Blue Note, pubblica anche “Sol”, primo disco della formazione Latin Mood, nata nel 2006 e che condivide con Javier Girotto. Seguirà poi nel 2012 “Vamos”, pubblicato con la Schema Records. Era sempre di Schema Records anche “Handful Of Soul”, ancora con gli High Five, che consacrerà al successo Mario Biondi. Nel 2010 pubblica “Spiritual”, con Alberto Marsico e Alessandro Minetto con cui pubblicherà anche “Purple”nel 2013, per la Verve/Universal. Nel 2011, un altro punto di svolta: la registrazione, presso gli Air Studios di Londra, dell’album “Enchantment- L’incantesimo Di Nino Rota” con la London Symphony Orchestra e la ritmica di Claudio Filippini, Rosario Bonaccorso e Lorenzo Tucci. Gli arrangiamenti e la direzione sono di Stefano Fonzi. A un anno di distanza, esce il disco “Face To Face”, per Abeat Record, in duo con il fisarmonicista Luciano Biondini. Nel frattempo, molte sono le partecipazioni a Festival prestigiosi, in Italia e all’estero. In particolare, raggiunge una grande popolarità in Giappone, dove torna sistematicamente con i suoi progetti. Negli anni, partecipa ancora a Sanremo, sia con Sergio Cammariere che con Simona Molinari, Raphael Gualazzi e Nina Zilli. Molte sono le collaborazioni cross over (come “Uomini in Frac” dedicato a Domenico Modugno e “Memorie di Adriano”, dedicato al repertorio di Celentano) e anche interdisciplinari con “Il Sorpasso”, sonorizzazione dal vivo di un montaggio di immagini tratte dal capolavoro di Dino Risi , o “Shadows”, un omaggio a Chet Baker con Julian Oliver Mazzariello al piano e Massimo Popolizio voce recitante. Non mancano le partecipazioni di Fabrizio Bosso come solista, insieme a grandi direttori d’orchestra come Wayne Marshall o Maria Schneider, e nella rivisitazione della Bohème dal titolo “Mimì è una civetta”, ad opera di Alessandro Cosentino e nata da un’idea di Cristina Mazzavillani Muti. Alla fine del 2014, esce l’atteso duo con Julian Oliver Mazzariello “Tandem” (con ospiti Fiorella Mannoia e Fabio Concato) e nella primavera 2015 pubblica “Duke” (entrambi per Verve/Universal), dedicato a Duke Ellington, con il suo nuovo quartetto composto da Julian Oliver Mazzariello, Luca Alemanno e Nicola Angelucci e una sezione di sei fiati. Gli arrangiamenti e la direzione sono affidati al magistrale Paolo Silvestri. A Maggio 2016, sull’onda dell’incontro in occasione di Tandem e poi del progetto live “Canzoni”, esce il disco con Julian Oliver Mazzariello e Fabio Concato, “Non Smetto Di Ascoltarti”, pubblicato da Warner Music.