Arriva il Facilitatore digitale, la nuova figura professionale prevista dal Pnrr e dalla strategia regionale ‘Toscana digitale’ con l’obiettivo di ampliare l’alfabetizzazione informativa.
Una delibera di giunta di fine ottobre, che si inserisce nel complesso di azioni tese ad attuare la strategia Toscana digitale e la Missione 1 (Componente 1) del Pnrr dedicata all’innovazione della Pubblica Amministrazione, chiarisce quali saranno gli ambiti di attivitĂ , quante saranno le ore di formazione necessarie e quale sarĂ la qualifica del Tecnico/a della mediazione, facilitazione e accesso ai servizi/alle informazioni digitali, della progettazione e-learning per la promozione sociale e dell’inclusione digitale.
“Il Facilitatore digitale sarĂ un mediatore fra le richieste e i fabbisogni di cittadine e cittadini e i processi di digitalizzazione in atto nella societĂ e nella pubblica amministrazione” – spiega l’assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardini, sottolineando come “questa figura professionale sarĂ preziosissima per fare della Toscana una terra piĂą digitalizzata, dove accesso e uso delle nuove tecnologie e degli strumenti informatici sono garantiti a tutte e a tutti”.
Anche l’assessore a innovazione, semplificazione e partecipazione Stefano Ciuoffo evidenzia l’importanza di questa nuova professione e ricorda il lavoro della giunta per “l’apertura di 169 centri dedicati alla facilitazione digitale. I primi partiranno nel 2023 ed entro l’anno successivo contiamo di completare l’intera rete. Saranno luoghi fisici in cui i cittadini potranno recarsi per accrescere le loro competenze informatiche”.
“Come abbiamo evidenziato nella Strategia regionale sulle competenze digitali, presentata recentemente ad Internet Festival, abbiamo la necessità – aggiunge – di mirare le nostre politiche per consolidare le conoscenze, sia per eliminare il divario digitale sia per rendere maggiormente competitivo il nostro territorio. Istituendo questa figura professionale cerchiamo di rispondere ad una esigenza presente nel mercato del lavoro”.
Il Facilitatore digitale si occuperĂ di agevolare l’accesso ai servizi on line, di reperire informazioni, di elaborare progetti inclusivi di apprendimento on line (e-learning) e svolgere attivitĂ di formazione.
Per diventare Facilitatori saranno attivati dei corsi da soggetti accreditati e serviranno 450 ore di formazione. Per accedere bisognerĂ essere in possesso di una qualificazione professionale di livello 3 EQF, o di un Diploma di scuola superiore di secondo grado oppure possedere almeno 3 anni di esperienza lavorativa documentata nell’attivitĂ professionale di riferimento; per chi ha un titolo estero, occorrerĂ presentare un titolo equipollente. Al termine del corso e con il superamento di un esame, candidate e candidati conseguiranno un attestato di qualificazione di Facilitatore digitale, corrispondente al livello 4 del Quadro europeo delle qualifiche (Eqf4).