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🎧 Fai contare la Cultura: prosegue il percorso on line di partecipazione

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La presidente Giachi

Fai contare la Cultura: prosegue il percorso partecipativo sulla piattaforma on line per costruire nuovo volto Toscana 2030.

Intervista alla presidente della commissione Cultura Cristina Giachi

Ascoltare operatori del settore, analizzare lo stato dell’arte e individuare un’adeguata programmazione delle politiche future. Ha preso il via a metà luglio Fai contare la Cultura. Toscana creativa 2030, il percorso partecipativo promosso dalla commissione Cultura del Consiglio regionale e dalla Giunta, che ha lo scopo di indagare, insieme a operatori e istituzioni, le condizioni in cui si realizza l’offerta culturale in Toscana e le regole che disciplinano il lavoro, l’organizzazione e il finanziamento dei progetti in questo ambito.

Il percorso si sviluppa in due fasi. La prima è quella della raccolta di informazioni on line. Grazie alla piattaforma creata appositamente sul sito del Consiglio regionale, www.consiglio.regione.toscana.it/faicontarelacultura/, operatori del settore, portatori di interesse, istituzioni, lavoratori, potranno contribuire all’indagine rispondendo, fino a settembre, a due questionari. La seconda fase, più operativa e di analisi delle istanze raccolte in rete, si svilupperà con audizioni e incontri diretti.

Il nuovo volto della Toscana sarĂ  dunque il risultato di un processo partecipativo attento, condiviso e dedicato a molti temi che caratterizzano il settore: norme regionali, industria creativa, lavoro, welfare.

“La cultura è un settore strategico di sviluppo e innovazione per la Regione – ha dichiarato la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi – Siamo convinti che su produzione, distribuzione, investimento, collaborazione pubblico/privato, regole sul lavoro, organizzazione e finanziamento, sostegno pubblico, si gioca molta parte della visione diffusa della cultura come asset produttivo”.

Sul tema, attualissimo, del lavoro la presidente ha aggiunto: “Sarà decisivo affrontare e approfondire nodi quali inquadramenti professionali carenti, precarietà, formazione, e lo faremo insieme ai rappresentati sindacali per condividere le soluzioni e le proposte migliori da mettere in campo, anche da un punto di vista normativo e nel perimetro delle nostre competenze”.

Centrale il tema del welfare culturale: “Nelle nostre intenzioni – ha precisato Giachi – non c’è solo costruire la Toscana Creativa 2030, ma anche promuovere un modello integrato di benessere delle persone e di qualità della vita e delle comunità attraverso buone pratiche che valorizzino il nostro straordinario patrimonio culturale”.

Le aree tematiche che saranno approfondite nella seconda fase del percorso riguarderanno le leggi regionali, come quelle di comparto e la 21/2010; le strutture come biblioteche, teatri, musei; il lavoro in campo culturale; lo spettacolo dal vivo e gli esiti della consultazione di marzo di Fondazione Sistema Toscana; la produzione cinematografica “con un approfondimento specifico sul vincolo all’uso delle maestranze locali ma anche sull’esame delle leggi di altre Regioni” spiega ancora Giachi. E ancora il settore che comprende libri, editoria e festival; la produzione culturale con affiancati i centri di produzione e il sostegno pubblico; gli investimenti, il rapporto pubblico/privato e il ruolo delle Fondazioni bancarie.

“L’impresa culturale – ha aggiunto la presidente della Commissione – deve contare sul finanziamento pubblico non solo come sostegno all’offerta culturale pubblica, ma anche come investimento strategico in un settore determinante per lo sviluppo. E questo approccio porta con sé anche un altro, e decisivo asset di valorizzazione e promozione: l’attrattività. Una buona offerta culturale, strutturata nel tempo, consente di attirare nuovo pubblico e nuovi utenti”.

Sarà dunque un percorso di “crescita nella comprensione della cultura della Toscana, e di cambio di mentalità necessario per politiche culturali sempre più strategiche” conclude la presidente.

Il percorso, proposto da Giunta e da Consiglio regionale con la Quinta Commissione e l’assessorato alla Cultura – e con le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil nella sezione dedicata al lavoro – è supportato da Fondazione Sistema Toscana e Irpet.

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