L’ex direttrice dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, Annamaria Bertazzoni (rpt Annamaria Bertazzoni) è stata assolta, con la formula ‘perché il fatto non costituisce reato, nel processo relativo a presunte irregolarità nei lavori di ampliamento del museo dell’ente.
Assolto con la stessa formula Alessandro Romolini, che era finito sul banco degli imputati in qualità di supporto del responsabile unico del procedimento (Rup). Sentenza di assoluzione, perché il fatto non sussiste, anche per Aldo Fortunati, accusato di falsita’ ideologica commessa da privato in atto pubblico. A Bertazzoni, difesa dagli avvocati Lorenzo Zilletti e Fausto Falorni, erano contestati i reati di abuso d’ufficio e di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. Secondo l’accusa, dopo aver affidato a uno studio associato di architetti l’incarico della progettazione esecutiva dei lavori, e dopo aver verificato la presenza di errori progettuali, invece di attivare le procedure che prevedevano la soluzione dei problemi a carico del progettista avrebbe approvato due varianti, con ulteriori spese a carico dell’Istituto degli Innocenti per circa 650.000 euro. Per lei il pm Franco Massimo Bonfiglio aveva chiesto una condanna a 8 mesi, limitatamente a un caso di presunto falso ideologico, mentre aveva chiesto l’assoluzione per tutti gli altri fatti contestati