Firenze, dai dati emersi nel 18/o rapporto Federculture, “Lavoro e innovazione: le strategie per crescere”, illustrato alla presenza del ministro della cultura Dario Franceschini, risulta per la Toscana una variazione negativa del -34,7%, con 107,78 euro al mese destinati dalle famiglie alla cultura.
“Riportare le persone alla fruizione della cultura o cercare che l’offerta culturale vada a intercettare il pubblico. È l’obiettivo di una vera e rinnovata strategia per chi opera nel mondo dello spettacolo e delle arti, ma deve essere ancora più stringente alla luce dei dati che pongono la Toscana fra le regioni in cui la spesa delle famiglie in cultura si è drasticamente ridotta tra il 2019 e il 2021”. Così la presidente di Fondazione Toscana Spettacolo, Cristina Scaletti e il direttore Patrizia Coletta commentano i dati di Federculture.
Per Fondazione Toscana Spettacolo “la crisi socio economica, ma anche la modifica delle scelte rispetto alle esigenze prioritarie da soddisfare devono essere affrontate con una strategia politica che anche a livello locale metta a disposizione risorse, strumenti e sinergie per dare ai cittadini la possibilità di vivere di cultura non come evento elitario, ma di comunità, di formazione e condivisione e perché riabitui il pubblico al bisogno di cultura”.
Da qui, continuano, “la nostra volontà di sostenere per la prima volta in Toscana il progetto dell’Affido culturale a partire da Arezzo e la realizzazione nella primavera scorsa degli Stati generali dello Spettacolo dal vivo che con il loro contributo in termini di proposte e partecipazione hanno restituito alla Regione una piattaforma di idee, proposte e stimoli per una programmazione culturale che riparta dai territori, dalle esigenze degli artisti, degli spazi e del pubblico”.