Sarebbe indagato per omicidio colposo il farmacista che avrebbe venduto, senza prescrizione medica, le confezioni di analgesico ai due fratelli belgi trovati morti ieri nella stanza di un hotel quattro stelle a Firenze. Al momento nell’inchiesta non vi sarebbero altri indagati. Mercoledì prossimo il pm Giacomo Pestelli conferirà l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia.
Secondo quanto appreso, il farmacista, un giovane che avrebbe finito da poco gli studi, sabato scorso avrebbe venduto senza ricetta, a uno dei due fratelli, due confezioni di un analgesico oppioide a base di ossicodone, la cui potenza – viene spiegato in ambienti inquirenti – è paragonabile a quella della morfina. Sarebbe stato il belga a insistere per avere quel tipo di farmaco, spiegando che ne aveva bisogno per controllare il dolore conseguente a un’operazione a un braccio.
Le due confezioni di farmaco, da 28 pasticche ciascuna, sono state trovate ieri nella stanza, accanto a bevande alcoliche: una sarebbe stata completamente vuota mentre dall’altra sarebbero mancate 14 pasticche; l’ipotesi è che tra sabato e domenica i due giovani abbiano consumato 42 dosi di questo farmaco, oltre ad aver bevuto alcol. Saranno gli esami tossicologici, tuttavia, a stabilire se, come ipotizzano al momento gli investigatori, i due fratelli siano deceduti a causa del mix di alcol e farmaci.
Accertamenti sono in corso anche sulla possibilità, ritenuta al momento meno probabile, che i due, uno dei quali in passato avrebbe avuto problemi legati all’uso di stupefacenti, possano aver assunto anche droga nelle ore precedenti al decesso.