A Firenze stop “alle manifestazioni neo naziste e neo fasciste”. Il Consiglio comunale ha modificato, tra l’altro, l’articolo 1 dello statuto inserendo “tra i principi e i valori sui quali il Comune fonda la propria azione il valore della Resistenza, in quanto città insignita della medaglia d’oro al valor militare per i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella lotta antifascista e partigiana durante la seconda guerra mondiale e sul civismo e la solidarietà umana attestati con il riconoscimento della Medaglia d’oro al merito civile”.
Con l’approvazione di un ordine del giorno – a firma dei consiglieri Pd Niccolò Falomi e Francesca Paolieri – “chiunque intenderà organizzare un’iniziativa su area pubblica dovrà farlo nel rispetto dei principi dello statuto e della Costituzione impegnandosi con una dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti sanciti dall’ordinamento repubblicano”. “Abbiamo inserito anche il nuovo articolo 5 bis e un nuovo comma all’art 6 dello statuto – hanno aggiunto Falomi e Paolieri – La volontà è quello di fare del nostro Statuto un monito che ci ricordi ogni giorno l’importanza della lotta ad ogni forma di discriminazione, di fascismo, neo nazismo, sessismo e razzismo”.
”Da oggi lo stop alle manifestazioni neonaziste e fasciste a Firenze è realtà. Siamo soddisfatti e orgogliosi di aver contribuito a questo risultato. Perché non bastano le parole, ma servono atti concreti”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a Sinistra, interviene nel dibattito insieme alla consigliera Donella Verdi e al consigliere Giacomo Trombi. E aggiungono: ”Se il tema non fosse così serio, mi verrebbe da ironizzare. Visto che Forza Italia muove solo pregiudiziali di forma, rimuoviamo questi ostacoli e per la prima volta faccia seriamente i conti con la storia”.
”Siamo una città medaglia d’oro per la Resistenza. E vogliamo onorare l’impegno – continuano Grassi, Verdi e Trombi – di chi ci ha fatto guadagnare la libertà e la democrazia. Perché gli episodi di discriminazione, di pregiudizio, di xenofobia, di negazionismo sono sempre più diffusi e preoccupanti”. ”Non abbiamo bisogno di una revisione storica, ma solo di applicare la Costituzione e di combattere i nuovi fascismi. Per troppo tempo abbiamo sottovalutato, ora è il momento di agire. E speriamo – concludono – che anche altri Comuni abbiano intenzione di seguirci in questa lotta”.