Lo ha dichiarato il capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio. “Il centrodestra ha temporeggiato perché ha una candidatura forte, autorevole – ha aggiunto – Il temporeggiamento ha lasciato riemergere ferite e dissidi interni al centrosinistra. Intanto Montanari risponde al PD: 11 agosto è un’associazione di cultura politica nata per unire, è il Pd che ha fatto altre scelte”.
“Eike Schmidt? E’ un nome molto probabile: secondo i nostri sondaggi un candidato civico è quello che parte dal 30%”. Lo ha dichiarato il capogruppo di Fdi a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio.
“Entro il 4 marzo avremo il nome del candidato sindaco per il centrodestra a Firenze e quello di Il centrodestra ha temporeggiato perché ha una candidatura forte, autorevole – ha aggiunto il capogruppo di FDI – Il temporeggiamento ha lasciato riemergere ferite e dissidi interni al centrosinistra. Questa è una strategia che ci porterà ad un successo: cinque anni fa Ubaldo Bocci fu annunciato subito, poi messo nel congelatore e tirato fuori il primo aprile”. Stavolta invece, ha chiarito Draghi, “chiuderemo a fine mese” la partita della candidatura”.
“ A proposito di un recente pranzo romano tra il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il responsabile organizzativo di Fdi Giovanni Donzelli e lo stesso Schmidt, il capogruppo Draghi ha detto di non esser stato presente “ma – ha sottolineato – si è parlato anche di Firenze”.
Intanto dopo il successo della presentazione dell’associazione 11 agosto al Teatro Puccini, Tommaso Montanari risponde a al PD che lo ha accusato di voler spaccare la sinistra. ”11 agosto è un’associazione di cultura politica nata per unire, è il Pd che ha fatto altre scelte” ha detto Montanari, oggi a Pisa, dove il rettore dell’università per stranieri di Siena è intervenuto alla presentazione del libro fotografico di Maurizio Maggiani, ‘Narciso Meccanico. Una fotocamera per specchiarsi nel mondo’, curato dagli Archivi della Resistenza. “
Abbiamo già detto e ripetuto – ha aggiunto a margine dell’iniziativa – che noi non parliamo la stessa lingua, quella della polemica e della denigrazione di chi non la pensa come il Pd. Per cui non intendo commentare le parole pronunciate oggi da Nardella a ‘Un giorno da pecora’ su Radiouno”. Infine, Montanari non ha replicato neppure alle stoccate di Renzi che lo ha invitato “a candidarsi a sindaco di Firenze, così vediamo quanti voti prende”: “Di lui proprio non voglio parlare”.