Ferrovie: prima fermata Frecciarossa a Terontola nell’Aretino
Chiara Brilli
Prima fermata, stamani, di un treno Frecciarossa nella stazione di Terontola (Arezzo), sulla linea Av Roma-Firenze, sbocco dell’utenza ferroviaria delle popolose zone della val di Chiana, in Toscana, e del lago Trasimeno, in Umbria.
“Pochi minuti ma molto importanti per tutto il territori”, il commento unanime degli amministratori umbri e toscani all’inaugurazione della fermata.
Un Frecciarossa ha sostato alle ore 5.54 a Terontola e poi è ripartito esattamente alle 5.56 diretto a Milano e Torino.
“Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati affinché questo potesse accadere, in particolare le Regioni Toscana e Umbria, le amministrazioni della Val di Chiana e del Trasimeno”, ha detto il governatore della Toscana Eugenio Giani, presente all’evento.
Per il sindaco di Cortona Luciano Meoni “si tratta di una grande opportunità per Cortona (lo snodo ferroviario di Terontola ne è frazione, ndr) e tutta la Valdichiana, sia per il settore lavorativo sia per il comparto turistico una volta che torneremo alla normalità”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Casucci, cortonese, ha salutato il treno con “entusiasmo per una grande opportunità. La fermata arriva grazie al gran lavoro di tutti”. Gli amministratori indossavano la fascia tricolore e sulla pensilina c’è stato un taglio del nastro nella breve sosta in stazione, quindi il treno è ripartito verso Nord.
Si sentiva il bisogno di creare una stazione che unisse le due linee, perché la stazione di Cortona era troppo lontana quindi si decise di aprire una nuova stazione.
La nuova stazione di Terontola aperta insieme alla nuova linea per Chiusi (in data 11 novembre 1875) si trovava a costituire la cerniera della grande dorsale italiana.
Nell’ordine di servizio numero 41 dell’undici novembre 1875, che testimonia l’apertura della stazione di Terontola, possiamo leggere:
Nel 1939 mutò la propria denominazione da “Terontola” a “Cortona-Terontola”, e nel 1948 ridivenne “Terontola”. Successivamente acquisì la denominazione attuale.