Era Giuseppe Lingria che nel 2012 gestiva il castello vicino a Fiesole (Firenze) dove, la notte di Halloween si verificò il crollo di una balaustra, col ferimento di 13 giovani.
Il tribunale di Firenze ha condannato a una pena di 3 anni e 3 mesi di reclusione, per crollo colposo e lesioni personali colpose, Giuseppe Lingria, che nel 2012 gestiva il castello vicino a Fiesole (Firenze) dove, la notte di Halloween si verificò il crollo di una balaustra, col ferimento di 13 giovani.
Lingria è stato inoltre condannato a risarcire le persone rimaste ferite, costituitesi parte civile, per un valore complessivo di oltre 250mila euro, e interdetto per 5 anni dai pubblici uffici. Assolto invece dai reati di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e somministrazione di alcolici a minori per intervenuta prescrizione.
Assolto dall’accusa di falso, sempre per prescrizione, l’ingegnere incaricato di redigere la relazione per chiedere l’agibilità, per il quale la stessa accusa aveva chiesto l’assoluzione. Nel castello la sera del 30 novembre 2012 erano entrate circa 2mila persone, sebbene la capienza massima certificata dalla polizia municipale di Fiesole fosse di 600.
La calca si affollò su una scala che collegava due piani dell’edificio. La balaustra crollò e molti giovani precipitarono di sotto. Il più grave riportò 242 giorni di prognosi per gravi traumi alla testa e al volto, con lesioni permanenti. Il pm titolare delle indagini, Leopoldo De Gregorio, aveva chiesto per Lingria 5 anni di reclusione.