Toscana, il Festival d’autunno del Maggio musicale fiorentino si chiude, martedì 27 dicembre, con il Don Carlo di Giuseppe Verdi, nella versione italiana in quattro atti.
L’ultimo titolo operistico del Festival d’autunno del Maggio va in scena in occasione dell’inaugurazione del rinnovato palcoscenico della sala Grande del Teatro per la quale è atteso anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“La sala Grande del nostro teatro diventa finalmente un luogo fra i più attrezzati ed efficienti al mondo – ha detto il sovrintendente del Maggio Alexander Pereira -. Sono particolarmente fiero che ciò avvenga con la proposta di Don Carlo, quello che per me è uno dei massimi capolavori verdiani, diretto dal nostro direttore principale Daniele Gatti per la regia di un uomo di teatro e di cinema apprezzatissimo come Roberto Andò, e con un meraviglioso cast di interpreti fra i migliori artisti della scena internazionale”.
“Il nuovo palcoscenico -continua- consentirà, con la sua tecnologia d’avanguardia, di mettere in scena spettacoli d’opera assai complessi con risultati artistici al livello della grande tradizione del Maggio; il Teatro diventa così non solo un vero ‘Parco della musica’, ma contribuisce a rendere Firenze la Città del Festival”.
Per il Don Carlo salirà sul podio, alla testa del coro e dell’orchestra del Maggio, il direttore principale Daniele Gatti, al suo secondo appuntamento lirico dopo le recite del Barbiere di Siviglia dello scorso settembre. Tra gli interpreti ci sono Francesco Meli come l’infante di Spagna Don Carlo che ama senza speranza Elisabetta di Valois, interpretata da Eleonora Buratto, Mikhail Petrenko nel ruolo del sovrano Filippo II. Dopo il debutto del 27 dicembre altre quattro recite sono previste in cartellone: il 30 dicembre e il 3 e 5 gennaio 2023 alle 19 e l’8 gennaio alle 15:30.