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Festival dei Popoli, sabato 9 in sala Vinicio Capossela e Paolo Ruffini

Dai concerti per le feste con Vinicio Capossela al Boccabugia insieme a Paolo Ruffini, fin dentro le ‘trappole dell’arte’ di Oliviero Toscani, sabato 9 novembre al Festival dei Popoli. Dalle 21 la cerimonia di premiazione. Cinema La Compagnia di Firenze

Si parte alle 15.00 con “Natale Fuori Orario” di Gianfranco Firriolo, scritto da Vinicio Capossela, presente in sala per presentare il documentario sui concerti che, da 25 anni, il cantautore tiene ogni dicembre al “Fuori Orario”, storico locale affacciato sui binari della ferrovia a Taneto di Gattatico, in provincia di Reggio Emilia. Come un sogno, il film catapulta nel Natale 2047, con il Mago, il Gigante e il Cantante, alle soglie della fine del mondo, che decidono di tornare al club “stazione” che li ha visti protagonisti per tanti show natalizi.

Alle 17.00 il regista toscano Giovanni Cioni presenta invece “Parole tremanti”: storie di sfollati, profughi, prigionieri, deportati e disertori, raccolte in famiglia da ragazze e ragazzi di scuola media, ricreate, raccontate nei luoghi dell’ultimo fronte della seconda guerra mondiale, la Linea gotica sul crinale dell’Appennino. Un film scritto, narrato e interpretato dagli alunni delle classi 3D e 3B dell’Istituto comprensivo Scarperia San Piero a Sieve con Barbara Bruni, Lorenzo Giustini e Giovanni Cioni.

Si rimane in Toscana alle 19.00 con “Vergemolino!” di Francesco Pacini, con Paolo Ruffini in sala per presentare il documentario sul Boccabugia, un festival di poesia improvvisata che si tiene ogni anno a Vergemoli, un paesino tra le montagne della Garfagnana. Come la maggior parte di questi paesi, Vergemoli si sta spopolando: nonostante ciò, da 52 anni, a centinaia si riuniscono per assistere al Boccabugia, una gara di poesia che permette a tutti di essere poeti per un giorno. In questa atmosfera magica, nel lontano 2009, si trovò anche Paolo Ruffini. Chiamato quasi per caso, come presentatore, ne rimase stregato. Da quel giorno, Paolo non perde un’edizione, tanto da essere insignito della cittadinanza onoraria, diventando così un Vergemolino doc.

Alle 21 ci sarà la cerimonia di premiazione del festival e a seguire infine arriva in sala “Il complotto di Tirana”, l’ultimo film del regista fiorentino Manfredi Lucibello; siamo nel dicembre 2000 e il celebre fotografo Oliviero Toscani accetta l’invito del critico d’arte Giancarlo Politi a curare una sezione della prima edizione della Biennale di Tirana. Toscani decide di presentare quattro artisti controversi, autori di opere provocatorie e scandalose: Dimitri Bioy, un presunto pedofilo; Marcello Gavotta, un pornografo dichiarato; Bola Equa, un’attivista perseguitata dal governo nigeriano; e Hamid Picardo, il fotografo ufficiale di Bin Laden. È solo l’inizio di quella che passerà alla storia come una delle più grandi bufale della storia dell’arte contemporanea. Ora che la prescrizione è scaduta, i protagonisti possono finalmente dire la verità.

Per la sezione Popoli Kids and Teens, dedicati alle famiglie e ai più giovani, l’appuntamento è invece alle Cascine presso PARC Performing Arts Research Centre: dalle 10 con i corti di animazione per Kids (dai 3 anni in sù): “Los Carpinchos” di Alfredo Soderguit, “La Boulangerie de Boris” di Maša Avramović, “The night tunnel” di Annechien Strouven, “Writing home” di Eva Matejovičová. Mentre alle 15.30, in programma per i ragazzi dai 14 anni in sù, il film “Zlata” di Mattias Bavré.

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