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Festival di Cinema e Donne 45

Il Festival al femminile più longevo d’Italia continua a raccontare il cinema delle registe internazionali. Ospiti della nuova edizione le registe Margarethe von Trotta e Céline Sciamma. In programma anche le opere di alcune delle più interessanti nuove registe. A La Compagnia di Firenze,  20 – 24 novembre

E’ stato presentato al Lido di Venezia il Festival di Cinema e Donne, fondato a Firenze nel 1979, la manifestazione dedicata alle registe, più longevo d’Italia, al quale altre manifestazioni analoghe, in Italia e in Europa, hanno guardato come fonte di ispirazione e modello per un cinema libero, militante, innovativo e focalizzato sulla parità di genere.

Dopo oltre quarant’anni di attività, portate avanti con passione e dedizione dalle fondatrici e condirettrici, Paola Paoli e Maresa D’Arcangelo, dal 2023 il testimone è passato al team dell’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana, che ne cura tutti gli aspetti, organizzativi e artistici. La nuova edizione del festival si terrà dal 20 al 24 novembre a La Compagnia, la Casa del Cinema della Regione Toscana (via Cavour 50/r, Firenze), con la direzione artistica di Camilla Toschi, responsabile per FST delle attività de La Compagnia.

La presentazione al pubblico e alla stampa delle anticipazioni del Festival di Cinema e Donne si è tenuta domenica 1° settembre, nell’ambito di Venezia 81, alla SIC – Settimana Internazionale della Critica, alla presenza di Beatrice Fiorentino, direttrice artistica della SIC, di Cristiana Paternò, presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI e della presidente dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, Piera Detassis.

L’evento di apertura del Festival si configura come un momento di scambio generazionale. La scorsa edizione Kasia Smutniak e Agnieszka Holland si erano confrontate sul tema delle migrazioni e dei “muri” che vengono innalzati alle frontiere, a partire da due punti di vista diametralmente opposti: da un lato l’approccio documentaristico di Kasia Smutniak, con la sua opera prima MUR; dall’altro la fiction della Holland, che con il suo Green Border si è aggiudicata il Premio Speciale Giuria alla scorsa edizione del Festival di Venezia. Quest’anno le ospiti d’onore saranno Margarethe von Trotta e Céline Sciamma.

Tra le novità il progetto “L’Assemblea”, realizzato con Jasmine Trinca: un laboratorio aperto, rivolto alle donne che fabbricano il cinema. (il 23 e 24 novembre).  Si tratta di un’occasione di confronto aperto, tra donne che fanno, immaginano e fabbricano il cinema, pensato come un laboratorio che possa mettere ruoli, attività e generazioni a confronto, per identificare e mettere a sistema esigenze comuni, per la costruzione di buone pratiche nel mondo del cinema italiano e internazionale.

Promuovere il cinema femminile significa anche aprire uno spazio dedicato alle professioniste dell’industria cinematografica che operano nei circuiti di distribuzione, trasmissione e finanziamento – con spazi di dialogo e confronto condiviso – con l’obiettivo di evidenziarne il ruolo in tutte le fasi della produzione cinematografica. Un ambito, questo, non esente dalle discriminazioni di genere presenti nelle società, nel quale ci sono ancora tante barriere da abbattere. Oggi assistiamo ad un cambiamento in cui le donne non solo sono al centro della scena, ma sostengono attivamente i progetti delle altre donne, per ampliarne le voci ma anche per avere un impatto sui processi decisionali e produttivi. Tra le novità di quest’anno la collaborazione con LED (Leader Esercenti Donne), il programma di mentoring inaugurato nel 2023 su iniziativa di Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e dedicato alle professioniste dell’esercizio cinematografico, con l’obiettivo di supportare la crescita personale e professionale di imprenditrici e lavoratrici e colmare il gender gap nella leadership delle imprese di esercizio cinematografico, grazie ad attività di mentoring e formazione. Il progetto di collaborazione con il Festival prevede la distribuzione tra le sale della rete LED di un film selezionato al festival, un’occasione importante per far conoscere al pubblico film che altrimenti non avrebbero distribuzione, opere prime o seconde di registe.

Un altro importante focus del Festival è rappresentato dalle due giornate dedicate alle addette ai lavori, a confronto sul tema della gender equity/parità di genere nell’industria cinematografica, esaminando le cause culturali che lo generano e gli effetti che ne derivano.

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