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Fi-Pi-Li: gli ingorghi finiscono in Procura

riprendono

foto d'archivio

L’iniziativa degli utenti e dei pendolari della Superstrada che hanno affidato agli avvocati Alberto Corsinovi e Federico Bagattini  il compito di chiedere alla Procura  avviare indagini di polizia giudiziaria rispetto al reato di interruzione di pubblico servizio.

Interruzione di pubblico servizio: è questa l’ipotesi di reato su cui viene chiesto alla procura di indagare.   “Salvo -viene specificato-  ulteriori fattispecie individuate dalla magistratura inquirente”.  L’obiettivo della class action è risalire ai soggetti responsabili. All’iniziativa partecipano, in particolare, i residenti nelle zone comprese fra i comuni di Lastra a Signa ed Empoli.

Insomma tanto tuonò che piovve. e così utenti e pendolari della superstrada Fi-Pi-Li stanno per promuovere un’iniziativa collettiva penale presso la procura di Firenze a causa delle code e dei ritardi patiti per i lavori nel tratto Ginestra-Lastra a Signa della Sgc, dovuti anche a una frana dei mesi scorsi, tali da causare “un gravissimo disagio” per via del restringimento di carreggiata per lavori che “non risultano ancora conclusi”.

La denuncia penale è stata affidata dai pendolari agli avvocati Alberto Corsinovi e Federico Bagattini secondo i quali si ravvisa la necessità di avviare indagini di polizia giudiziaria.

“Il disagio – spiegano i legali – si traduce in un danno risarcibile sia dal punto di vista psicologico, per lo stress indotto negli automobilisti, sia materiale per il costo del carburante consumato in eccesso” a causa delle file rispetto al previsto.

Alla procura di Firenze sarà quindi chiesto di accertare le cause “di un così inammissibile ritardo” dei lavori di ripristino e “chi ne possa risultare responsabile”. In un secondo momento, dopo le indagini della procura, lo stesso gruppo di utenti potrebbe eventualmente avviare una seconda causa in sede civile dopo gli esiti di quella penale.

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