Site icon www.controradio.it

Fidi Toscana, sindacati proclamano stato di agitazione

Fidi

L’assemblea dei lavoratori di Fidi Toscana, riunitasi stamani nella sede di Firenze, ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di proclamare tutte le iniziative a sostegno della vertenza aperta a seguito della situazione di incertezza sul futuro della società.

Missione, obiettivi, modello organizzativo e sostenibilità finanziaria, si legge in una nota a firma di Fisac Cgil, Falcri Unisin, Rsa aziendali Fidi, sono le questioni al centro di un confronto in corso da più di un anno che non ha fugato le preoccupazioni dei circa 70 lavoratori e delle organizzazioni sindacali.
Questo nonostante che, grazie ad una complesso accordo sindacale che ha portato alla mobilità di 17 lavoratori e all’attivazione del fondo per l’esodo anticipato per i dipendenti in possesso dei requisiti, si sia intervenuti pesantemente sul costo del personale.
Misure sin da subito ritenute non sufficienti dal sindacato e dalle Rsa aziendali se non coniugate ad altre azioni in grado di abbattere strutturalmente i costi come la riduzione della esposizione generata dagli ‘Npl’ e soprattutto aumentare le attività, recentemente ripiegate quasi esclusivamente sulle azioni di microcredito.
Le notizie informali riferite alla decisione di destinare i recenti stanziamenti della regione per il rilancio delle garanzie alle imprese, come misura di contrasto ai rischi di nuova recessione e che potevano costituire un’opportunità importante per la società Fidi, al Fondo di garanzia per le Pmi presso il ministero dello Sviluppo Economico , rappresentano (se confermate), prosegue la nota, un’ ulteriore incomprensibile scelta che non favorisce certo il rilancio delle attività della finanziaria regionale.
In più segnaliamo come alla richiesta di incontro formulata lo scorso 27 febbraio dalle organizzazioni sindacali al direttore di Fidi e agli assessori competenti come rappresentanti dell’azionista pubblico non si sia data alcuna risposta. Sulla questione, i sindacati hanno anche inviato una lettera al presidente della Regione Enrico Rossi.
Exit mobile version