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🎧 Figliuolo a Firenze: “Al Meyer casi trombosi in bimbi non vaccinati”

Figliuolo Giani

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Firenze, il commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, ha visitato l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze assieme al Governatore della Toscana Eugenio Giani.

In podcast l’intervista di Lorenzo Braccini al Generale Francesco Paolo Figluolo e al Governatore della Toscana Eugenio Giani. 

La visita del Generale Figliuolo, in occasione della presentazione della nuova tac pediatrica acquistata con fondi messi a disposizione dalla struttura commissariale. Uno strumento che consente in meno di un secondo di avere la visione completa di un torace, per esempio.

Lo strumento presentato oggi è, infatti, capace di eseguire tomografie con immagini ad alta risoluzione in tempi ridotti e con una bassissima esposizione alle radiazioni ionizzanti. Il macchinario, che ha già superato la fase di rodaggio ed è a disposizione dei piccoli pazienti, che hanno bisogno di una diagnosi, è stato acquistato grazie ai fondi commissariali, con una procedura portata a termine in tempi rapidissimi: sessanta giorni dall’inizio del cantiere. Si tratta di un importante investimento, di oltre 1milione e 200mila euro, finalizzato a migliorare ulteriormente la capacità di risposta della radiodiagnostica del Meyer.

“Voglio lanciare un appello per quanto riguarda i bambini, anche dopo aver sentito quello che mi hanno detto qui al Meyer i medici e gli infermieri – ha detto ai margini della visita il generale Figliuolo – si stanno verificando casi di problemi di trombosi in bambini non vaccinati in fase acuta di Covid e quindi io direi che bisogna riflettere sul rapporto rischi-benefici. In questo momento il beneficio della vaccinazione va verso la vaccinazione stessa: io non sono un medico e quindi dico alle famiglie ‘rivolgetevi ai vostri pediatri’, cercate di capire qual è l’impatto sui vostri piccoli e poi prendete la decisione che vi sembra più giusta”.

“Per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti Covid – ha continuato il generale Figliuolo – stiamo per dare le disposizioni attuative perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee. Ovviamente sarà abbastanza estensiva” per le categorie fragili, e “la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l’organizzazione che c’è ora in atto”.

“Abbiamo delle dosi di vaccino stivate per ogni eventualità – ha detto il commissario straordinario per l’emergenza Covid Figluolo – poi dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano, ci sono tutte le interlocuzioni con il ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto. Oggi cadono i due anni dal primo caso e non dobbiamo dimenticarcene, è facile fare le cicale ma quando vengono i tempi duri dobbiamo aver messo del grano da parte. Guai a non aver fatto lezione di questo periodo. Naturalmente speriamo che non accada nulla”.

Sulle vaccinazioni anti Covid “noi oggi abbiamo, con ciclo completo, l’89% dei cittadini italiani, quindi oltre 48 milioni. Se pensiamo a prima dose e guariti, siamo quasi al 94%, quindi quasi 51 milioni. Dobbiamo continuare a vaccinare sperando che ci siano ancora persone esitanti che abbiano compreso, finalmente, l’importanza del vaccino. È oltre il 91,2% di cicli completi effettuati, 96% prima dose e dose completa”.

Ecco il nuovo macchinario presentato oggi al Meyer.

Tac Meyer
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Anche il Governatore Giani è intervenuto a margine della visita di Figluolo al Meyer di Firenze.

“Con l’attivazione di questa Tac di ultima generazione il Meyer si distingue ancora una volta per l’eccellenza delle cure e dell’assistenza e di questo sono molto orgoglioso. La Regione Toscana ha già avviato la procedura necessaria perché venga riconosciuto come Istituto di ricerca di primissimo ordine a livello nazionale – sottolinea il presidente Eugenio Giani – . Ringrazio Figliuolo della sua presenza e della sinergia che è venuta a crearsi con la struttura commissariale. Per noi è un importante punto di riferimento. Ha coordinato e gestito la campagna di vaccinazione con particolare incisività, tanto da rendere l’Italia un esempio organizzativo a livello europeo”.

 

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